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Greve in Chianti capitale del vino: prosegue fino a domenica 11 settembre, la storica rassegna Expo del Chianti Classico. La 46ma edizione della kermesse chiantigiana, al suo terzo giorno di calici in tasca, si conferma la festa di tutti, dedicata a coloro che il vino lo producono e lo consumano come simbolo culturale di un paese dinamico e unito, come risorsa di una tradizione secolare che si rinnova nella capacità di affrontare le sfide e nello sguardo lungimirante degli imprenditori.

“Senza dubbio abbiamo rilevato una partenza di spessore – commenta l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Greve in Chianti, Gionni Pruneti – dal raffronto con l’edizione dello scorso anno sono molte più rilevanti le presenze registrate in questi giorni”.

Centinaia di turisti di varia provenienza hanno gremito piazza Matteotti, dal Giappone all’Australia, dalla Francia alla Germania e ai paesi dell’Est.

“Da una prima verifica molti enoturisti provengono dai Paesi del nord Europa, altri dall’Oriente – aggiunge l’assessore – segno che la kermesse sta raggiungendo un orizzonte sempre più ampio e internazionale. E questo del resto è il nostro obiettivo: offrire alle imprese l’opportunità di mettersi in vetrina promuovendosi a casa loro, in un anno particolarmente significativo per il Chianti Classico, che conferma la forte identità di un territorio che da 300 anni produce vino e lo fa ad alti livelli”.

L’Expo, 46 anni all’attivo, nata come festa del vino e della tradizione contadina, con carri e sfilate annessi, ha raggiunto il livello di una grande rassegna organizzata a livello professionale dal Comune di Greve, in collaborazione con la Regione Toscana e il Consorzio Vino Chianti Classico. L’Expo è per sua vocazione una piazza che vuole dialogare con tutti, esperti e non.

“Lo consideriamo un momento di festa e di alta promozione – conclude l’assessore – arricchito da un programma di eventi culturali, musicali, escursioni, passeggiate, degustazioni guidate che invita intere famiglie a vivere la quattro giorni come un’occasione di conoscenza del nostro territorio e una proposta turistica rivolta ad un pubblico eterogeneo. La speranza è di ripetere il successo dello scorso anno, siglato dalla presenza di 15mila turisti e dalla vendita di 8mila calici”.