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A San Pancrazio lo conoscono tutti come “Il Francese”: perché è nato nella campagna della Francia dell’Ovest, a Poitou-Charentes. Yves Ollivier è una sorta di dinamo che produce e irradia energia. Non sta fermo un secondo e ti coinvolge fin da subito con il suo entusiasmo contagioso.

Siamo nell’“Officina di San Pancrazio”: qui, dove una volta si riparavano automobili, oggi Yves ci mostra con il suo sorriso smagliante il nuovo super girarrosto, installato da pochi giorni e pronto a stupire chi si siederà tavola.

Qui si mangia alla grande: antipasti e poi ciccia alla brace. E, appunto, da adesso anche cotta con un girarrosto che riprende una delle nostre grandi tradizioni, quella della carne cotta lentamente mentre gira sul suo spiedo.

Yves ci racconta che è arrivato in Toscana nel 1986: “Negli anni ho fatto di tutto – ci dice – ho messo su un agriturismo, ho fatto lo scenotecnico per il teatro, il cuoco (ho avuto un ristorante in Francia), ho cucinato a domicilio, mi sono occupato di medicine alternative…”.

Un uomo di mondo si usa dire. Ma legato, legatissimo alla nostra campagna: “Vivendo in zona ho frequentato spesso San Pancrazio. Ho sempre guardato con curiosità all’ex carrozzeria lungo via Certaldese, in disuso da oltre un decennio”.

“Pensate – diceva ai suoi amici – che bel ristorante potrebbe venirci…”. Dal pensare al fare, il passaggio si è concretizzato nei mesi scorsi: “Ad aprile 2015 la decisione: apro una braceria. Abbiamo lavorato come pazzi e ad agosto abbiamo aperto”.

Ci spiega cosa intende per braceria: “Tutto quello che si fa alla brace, cotto dal nostro grandissimo Marcello, un vero maestro. Qui ci sono antipasti e brace, oltre all’ultimissimo acquisto, il super girarrosto. Di carne cuociamo: pollo, rostinciana, salsicce, maialino alla sarda, agnello, arrosticini, maiale, bistecca…”.

Tiene moltissimo a dire che “ho solo fornitori del territorio: Morandi Carni di Tavarnelle, l’azienda agricola La Costa per le verdure, l’azienda agricola biologica Casanova di Trapanotto e figli per i formaggi. Anche il vino è del territorio. Stamani ad esempio in due ore…ho fatto la spesa, andando da tutti i fornitori!”.

Qui insomma cuore e passione vanno a braccetto: l’allestimento interno è caldo, accogliente, curato in ogni dettaglio dallo stesso Yves. Che unisce alla passione per il cibo quella per l’arte: in un mix unico e… inimitabile.