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Nata nel 1997 per passione verso il ciclismo e la sua storia, legata alla salvaguardia delle ultime strade bianche, l’Eroica è una cicloturistica su bici d’epoca che parte ed arriva a Gaiole in Chianti e si snoda prevalentemente sulle Terre di Siena (con breve escursione nel comune fiorentino di Greve).

All’inizio furono Giancarlo Brocci – l’ideatore – e un centinaio di appassionati. Una nicchia ristretta di collezionisti e nostalgici del bel ciclismo che fu. Poi, man mano, l’Eroica è giunta alla ribalta mondiale ed al pubblico pedalante più vasto.

Ben 6.205 iscritti all’ultima edizione (con 2.345 stranieri da ogni continente), selezionati da un sorteggio che ne limita una domanda in esubero di quasi altrettanti. Ognuno pedala su biciclette antecedenti il 1987 e con almeno le caratteristiche di base dei fili dei freni esterni, il cambio al telaio e le gabbiette fermapiedi.

Un raduno per uomini, donne, giovani e meno giovani che riconoscono e sanno apprezzare i valori e la bellezza di questo sport che è anche filosofia e sempre più stile di vita. Attenzione all’ambiente e al paesaggio.

Eccezionali le specialità offerte ai punti ristoro lungo il percorso. A Radi, Montalcino, Pieve a Salti, Asciano, Castelnuovo, Radda. Perché ci vuole carburante per pigiare sui pedali e allora vanno bene pane e salame, uva e ribollita, crostata, olio e vino rosso.

A l’Eroica di Gaiole in Chianti (prima domenica di ottobre) si è aggiunta la versione Primavera a Buonconvento (prima di maggio) mentre le edizioni straniere sono quelle di Giappone, Inghilterra (4.000 iscritti alla seconda edizione), California, Spagna, Sud Africa, Olanda e Uruguay (Punta del Este). Sono invece 39 gli altri Paesi che, invario modo ed a diversi livelli, hanno richiesto di poter fare eventi Eroica.

Intanto, dal 2007, sulle stesse strade polverose c’è anche una corsa per professionisti (già Montepaschi Eroica poi Strade Bianche) oggi organizzata da RCS Sport ma nata dall’inventiva del Brocci per un progetto della Regione Toscana che deve recuperarne paternità e capacità di veicolare comunicazione.

La Bianchi all’Eroica ha dedicato una bicicletta e vari marchi hanno iniziato a produrre maglie di lana, selle di cuoio, pezzi vintage. Un fenomeno mondiale in crescita mentre il turismo a pedali conosce una clamorosa espansione e la bicicletta è addirittura candidata al premio Nobel per la Pace.

Dice Giancarlo Brocci: “Vogliamo ricercare e diffondere le radici autentiche di uno sport straordinario, con una grande anima popolare, ricco di storia e di rara umanità, per far riscoprire la bellezza della fatica ed il gusto dell’impresa”.

E aggiunge: “Pare chiaro che l’Eroica sia già diventata una magnifica espressione della migliore toscanità, un biglietto da visita esplicativo delle nostre bellezze e dei nostri valori”.

Stefano Casprini