Articolo disponibile anche in: Inglese
Dalle mani sapienti degli artigiani d’arte, scultori e mastri fonditori, della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli, nacque la Porta Santa in Vaticano, aperta da Papa Francesco lo scorso 8 dicembre.
La storia della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli di Firenze (con sede operativa a Barberino Val d’Elsa) è una testimonianza di arte e cultura oltre che di abilità artigiana, che si tramanda intatta nei secoli. Le tecniche utilizzate sono le stesse dell’antichità classica e del Rinascimento.
E’ questa la “grande bellezza” che avvicina Firenze, il Chianti al Vaticano: è la Porta realizzata per l’Anno Santo 1950 dai custodi fiorentini di antichi segreti dell’arte del passato.
Prima della Porta Santa nel 1932 la Fonderia realizzò sempre per il Vaticano i bronzi per la grande rampa monumentale dei Musei Vaticani. Altra opera, realizzata qualche anno prima della Porta Santa, nel 1947, è la Porta di Santa Maria Maggiore a Roma, anch’essa considerata Porta Santa.
Due i grandi punti di forza della fonderia: la gipsoteca e l’utilizzo della fusione a cera persa, tecnica in uso nel passato, nelle botteghe rinascimentali. Gli artigiani d’arte della fonderia, una squadra di giovani e adulti che mette insieme scultori, artigiani e bronzisti, adottano l’antica tecnica della cera persa, avvalendosi dei segreti di una volta e mettendo in atto una sequenza complessa di procedimenti. Tutte le fasi sono manuali e occorrono artigiani esperti e abilissimi per eseguirle.
Tra le opere più recenti realizzate per il Vaticano la scultura in bronzo “tattile” che riproduce la celebre Madonna di Bruges di Michelangelo. Per la prima volta alcuni visitatori non vedenti hanno potuto “sentire” al tatto le straordinarie forme della scultura michelangiolesca grazie alla donazione che la fonderia Ferdinando Marinelli e l’americano Ronald Welborn e la sua famiglia hanno effettuato in favore dei Musei Vaticani.
L’opera, realizzata presso la fonderia di Barberino Val d’Elsa va ad arricchire il patrimonio artistico dei Musei Vaticani in uno specifico itinerario di visita dedicato alla disabilità ed in particolare ai visitatori non vedenti.