“Il mercato dell’olio vive una fase di incertezza e confusione: l’annata è stata complicata e questa situazione sta aprendo spazio a speculazioni e possibili contraffazioni, ed è per questo che oggi la priorità è prestare molta attenzione a cosa arriva sugli scaffali“.

A dirlo è Ritano Baragli (in foto sopra), vicepresidente di Fedagripesca Toscana, commentando il recente crollo dei prezzi dell’olio all’ingrosso, anche se non nella nostra regione dove l’Igp e le Dop tengono le quotazioni.

“Abbiamo avuto poca produzione, una qualità buona in una stagione caratterizzata da siccità e attacchi della mosca olearia. Tutto questo – spiega Baragli – ha messo in difficoltà molte aziende, in un mercato fragile e vulnerabile”.

“Quando c’è poco prodotto e la qualità è altalenante – dice il vicepresidente di Fedagripesca Toscana – è purtroppo molto probabile che qualcuno provi ad approfittarsene. Il rischio concreto è che arrivino sul mercato oli stranieri, magari a basso costo, accompagnati da documenti che li fanno risultare italiani: è un fenomeno noto”.

“Per questo diciamo ai consumatori: fate attenzione. Guardate le etichette, la provenienza, le certificazioni Dop o Igp e cercate di acquistare da produttori, frantoi, cooperative o canali di filiera corta. Un prezzo troppo basso, in questa annata, non è un affare: è un campanello d’allarme”, fa notare Baragli.

“Non vogliamo allarmare – conclude il vicepresidente di Fedagripesca Toscana – ma essere chiari: la trasparenza è l’unico modo per tutelare produttori e consumatori. L’olio toscano ha un valore culturale, economico e identitario. Non possiamo permettere che venga compromesso da chi lucra sulla confusione”.

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