Dall’1 novembre al 13 dicembre riprendono le ricerche archeologiche al Castellare di Collepetroso, tra Castellina e Radda in Chianti, nel territorio comunale di Radda. 

Lo scavo, che si svolge su concessione della Direzione Generale ABAP del Ministero della Cultura, quest’anno sarà diretto da Luca Passalacqua, archeologo dell’Università di Siena, che coordina un team di professionisti e studenti dell’ateneo.

Il progetto è sostenuto dal Comune di Radda in Chianti, dai proprietari del sito, Claudio e Clarissa Petreni, e da quest’anno anche dalla Fondazione Il Cuore si scioglie, che affiancherà in particolare le attività di archeologia pubblica.

Un progetto che continua a restituire importanti informazioni e nuove interessanti scoperte

Le precedenti campagne di scavo hanno già portato alla luce importanti testimonianze storiche e archeologiche, utili a ricostruire le dinamiche di frequentazione dell’area e a far emergere aspetti finora sconosciuti. In particolare, sono state indagate l’area sepolcrale della chiesa dedicata a San Michele, alcuni ambienti dell’antico castellare medievale — forse utilizzati come luogo di cura connesso con la chiesa — oltre ai corredi delle tombe che offrono preziose informazioni sulla vita di chi in passato ha frequentato il sito. 

Tra i reperti più significativi si segnala un consistente patrimonio numismatico di oltre 200 monete, che coprono un vasto arco cronologico che va dal III sec. a.C. fino all’età moderna.

Un impegno condiviso con il territorio

L’iniziativa è promossa dal Gruppo Archeologico Salingolpe, attivo in Chianti dal 1987 con attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio locale. Collaborano al progetto anche le associazioni Radici in Chianti, Diversamente Eroici, Gruppo Archeologico Achu e Via Romea Sanese Accessibile.

Archeologia pubblica e giornate aperte

La campagna prevede alcune giornate di apertura al pubblico, durante le quali i visitatori potranno conoscere direttamente, insieme ad archeologi e ricercatori, l’importanza del sito e i risultati delle ricerche.

Sono inoltre previste attività dedicate alle scolaresche locali, che potranno avere accesso allo scavo e partecipare a laboratori tematici sulla storia e sulla biodiversità del territorio.

“Questa nuova campagna di scavi – dice il sindaco di Radda in Chianti, Pier Paolo Mugnaini – conferma la volontà del nostro Comune di investire nella ricerca e nella valorizzazione del patrimonio storico e archeologico del territorio. Il Castellare di Collepetroso rappresenta non solo una preziosa testimonianza del nostro passato, ma anche un’opportunità di crescita culturale e sociale, capace di coinvolgere la comunità e attrarre visitatori. È un progetto che unisce memoria, ricerca e partecipazione”.

“Con l’avvio della terza campagna – aggiunge il direttore scientifico dello scavo, Luca Passalacqua – entriamo in una fase decisiva per ricostruire la storia e le trasformazioni di questo luogo. Le ricerche svolte negli anni scorsi hanno già restituito risultati di grande rilievo: dalle sepolture legate alla chiesa micaelica ai resti del castellare medievale, fino al patrimonio numismatico che documenta secoli di frequentazione del sito. Sono dati che ci aiutano a comprendere meglio l’organizzazione del villaggio, i suoi cambiamenti e le forme di vita quotidiana delle comunità che lo hanno abitato”.

“Ci aspettiamo che anche quest’anno emergano nuove evidenze in grado di arricchire ulteriormente il quadro storico-archeologico del Chianti – riprende – aprendo nuove prospettive di ricerca. Il sostegno delle istituzioni, delle associazioni e della comunità locale è fondamentale: ci consente di portare avanti un modello di archeologia aperta, condivisa e realmente partecipata, in cui la ricerca scientifica va di pari passo con la valorizzazione del territorio. L’obiettivo è che ogni scoperta diventi non solo patrimonio degli studiosi, ma anche occasione di conoscenza e di crescita collettiva“.

“Il sostegno della Fondazione Il Cuore si scioglie – conclude la presidente del Gruppo Archeologico Salingolpe, Antonella Bartalini – insieme alla disponibilità e alla sensibilità dei proprietari del sito, ci permette di fare un salto di qualità: il Castellare di Collepetroso sarà infatti sempre accessibile durante le settimane di scavo, con visite guidate e occasioni di dialogo diretto con archeologi e volontari. A questo si aggiunge un calendario ricco di attività – dalle escursioni ai laboratori scolastici, fino agli eventi culturali e di valorizzazione – che trasformeranno il Castellare in un luogo aperto, partecipato e condiviso con l’intera comunità”.

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