Dopo il bellissimo spettacolo, infarcito di storie della Resistenza, che il palcoscenico della casa del popolo di Greve in Chianti ha ospitato in occasione delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione lo scorso 25 aprile, Letizia Fuochi torna nel Chianti con un vortice di emozioni che miscela poesia, coscienza civica, memoria e narrazione.
La grande artista italiana che ha trovato la propria fonte di ispirazione, il proprio spazio di espressione artistica e comunicativa, nel teatro canzone è la protagonista della serata, inserita nella ricca programmazione estiva promossa dagli assessorati alla cultura e al turismo del Comune di Greve in Chianti, in programma venerdì 27 giugno alle ore 21.15 in piazza Matteotti.
“Fabrizio de André, Giorgio Gaber, Ivan Graziani. Non chiamateli poeti” è il titolo dello spettacolo che si configura come un meraviglioso viaggio nella canzone d’autore con musiche di De André, Gaber, Graziani.
Al fianco di Letizia Fuochi, voce e chitarra, due musicisti di alto profilo artistico: Francesco Frank Cusumano alle chitarre ed Ettore Bonafè alle percussioni.
Il significato musicale di ogni parola diventa il filo conduttore di un processo creativo che trova nella forma canzone l’espressione più autentica. Letizia Fuochi canta e si racconta attraverso Fabrizio de André, Giorgio Gaber e Ivan Graziani.
Tre artisti simbolo di umanità e protesta, struggimenti e passioni, ironia, voce ribelle di un tempo carico di contraddizioni.
Solo la canzone potrà spiegare un sentimento tanto profondo quanto necessario: la nostalgia per ciò che non si è realmente vissuto, ma che da sempre ci ha abitato.
Letizia Fuochi è cantautrice, autrice e interprete di numerosi spettacoli.
Nipote di Tina Allori, storica voce della RAI degli anni Cinquanta, l’artista cresciuta con le canzoni dei cantautori italiani, ha iniziato a suonare e cantare sin da bambina.
A segnare un momento chiave della sua vita professionale è l’incontro nel 1998 con Fabrizio de André.
Il cammino artistico di Letizia prende avvio nel 1999. E’ laureata in storia contemporanea e per undici anni ha svolto l’attività di libraia.
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