Viaggiare tra i borghi, le piazze, le colline del Chianti e della Valdelsa. E fare strada al valore e all’identità plurale del “tempo”, una dimensione di ampio respiro che si scopre a più direzioni, abbinata ad una riflessione diffusa e creativa orientata al rapporto fluente tra il prima e il poi, la memoria e il futuro.
L’eredità del tempo che si manifesta mentre essa scorre e conferisce qualità della vita a chi la sa mettere a frutto invita cittadini, visitatori, giovani, studenti, appassionati, esploratori di ogni età, a vivere un’esperienza artistica di altissimo profilo con la nuova stagione di idee e segni culturali che danno forma alla Biennale di arte e scienza “Arte nel Paesaggio 2025: Time Gravity”, l’iniziativa che lega a doppio filo le diverse espressioni del linguaggio contemporaneo al contesto ambientale e storico-architettonico del territorio in cui le opere si insediano e creano un continuum generativo.
Le sedi di prestigio che ospiteranno l’evento espositivo, in programma dal 20 giugno al 30 novembre, sono la Cappella di San Michele Arcangelo e l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, nel comune di Barberino Tavarnelle.
Dopo il successo della prima edizione, il progetto, curato da Giada Rodani e Jade Vlietstra, torna a rivelare in due diverse location con altrettanti interventi artistici la bellezza dei luoghi immersi nel cuore verde del territorio chiantigiano.
E il significato dei molteplici percorsi legati all’arte contemporanea che fanno camminare insieme storia, cultura e scienza.
Da una vetta all’altra, da una cupola all’altra. In un dialogo ideale, simbolico e in perenne movimento, i saperi, le tradizioni, le culture, le comunità, i territori di Barberino Tavarnelle si fondono e si intrecciano senza prediligere un’unica direzione del tempo. Il passato esiste contemporaneamente al futuro.
Dalla Cappella di San Michele Arcangelo, nota per le sue analogie architettoniche in scala 1 a 8 con la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, all’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, uno dei poli di ricerca più rinomati su scala internazionale dove opera un prestigioso team di esperti, coordinati dall’astrofisico Emanuele Pace dell’Università degli Studi di Firenze.
Dal monumento che, dalla fine del sedicesimo secolo, si eleva dal nugolo di cipressi per custodire lo scrigno di conoscenza, la cultura delle origini e i segreti sepolti dalla storia della città mito di Semifonte alla struttura che indirizza il proprio orizzonte scientifico sulle tracce della vita e dell’ignoto per seguire ed afferrare le particelle di incertezza che regala l’infinito.
In questo spazio antico e nuovo, sospeso tra cielo e terra, la biennale nata dall’incontro di terre millenarie, monumenti che tracciano il fluire del tempo, paesaggi dinamici e mutevoli, concepiti come luoghi di transizione che accolgono i passaggi generazionali e le sfide del domani, da un lato volge lo sguardo indietro e reinterpreta le testimonianze della storia, dall’altro proietta in avanti il proprio punto di vista, uno sguardo che non è mai indicato da una sola freccia.
È così che a Barberino Tavarnelle il respiro del tempo si rivela in tutta la sua forza bidirezionale che scorre in avanti ma anche indietro, verso il passato.
E’ una rete di soggetti pubblici e privati a dare vita al progetto che scaturisce dal percorso di collaborazione, condivisione e co-progettazione tra il Comune di Barberino Tavarnelle, la ProLoco di Barberino V.E. e Gruppo Archeologico Achu-APS, l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti (OPC – gestito dall’Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Fisica e Astronomia), l’Associazione Amici dell’OPC-APS, l’Associazione Amici dei Musei di Impruneta e San Casciano-APS, la Pro Loco di Tavarnelle, l’Associazione Peninsula (Berlino) e il Progetto artistico raggioverde (Siena).
Il progetto gode del contributo della Fondazione CR Firenze, del patrocinio della Regione Toscana e del Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana.
“Fondazione CR Firenze promuove la cultura come importante strumento civico ed educativo a favore della comunità – afferma Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione CR Firenze. Siamo lieti di sostenere anche questa manifestazione che intreccia arte contemporanea, scienza e valorizzazione del paesaggio, un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, realtà culturali e comunità locali, in grado di generare valore culturale e identitario per il territorio”.
Al centro della biennale Arte nel Paesaggio i molteplici significati legati al tema del tempo, “inteso come il ritmo dell’universo e il ciclo naturale in continuo mutamento – spiegano le curatrici Giada Rodani e Jade Vlietstra – ma anche come frammento di tempo, con un valore qualitativo e relativo. Da qui una riflessione sulla morfologia, non legata ad un’idea di forma stabilita, statica e definitiva, ma – come per il paesaggio – sempre in divenire”.
OPENING
L’iniziativa che si apre venerdì 20 giugno alle ore 18 e rimarrà visitabile fino al 30 novembre mette in campo il pensiero e le opere di due artisti: Sophie Ko e Luca Pozzi, figure di spicco nel panorama dell’arte contemporanea internazionale, presenti con le loro opere in entrambe le sedi situate nel territorio di Barberino Tavarnelle.
La Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte, nei pressi del borgo di Petrognano, e l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, a pochi chilometri dal borgo di San Donato in Poggio, uno dei più belli d’Italia.
Nella prima Sophie Ko sarà presente Taking shelter, 2025, installazione site-specific (cenere e pigmento) e
Luca Pozzi con Arkanian Shenron – Audio: Live Broadcasting from Cosmic Rays.
Ovvero la declamazione in real-time del messaggio Telegram generato ogni volta che una particella proveniente dallo spazio impatta con la scultura.
All’Osservatorio Sophie Ko esporrà Geografia temporale. Cenere degli altri cieli (quattro opere a parete) e di Luca Pozzi sarà allestita l’opera Dragon’s Eggs (tre sculture in bronzo).
SOPHIE KO
La georgiana Sophie Ko, in mostra alla Cappella di San Michele Arcangelo, costruisce un linguaggio visivo che si muove tra la concretezza della materia e l’astrazione del tempo.
Le sue opere, spesso realizzate con pigmenti naturali, ceneri e materiali organici, diventano mappe di un viaggio attraverso la memoria, la trasformazione e la caducità.
Sophie Ko non rappresenta semplicemente il tempo, lo incarna, lo fa vivere sulla superficie delle sue opere e nelle sue installazioni, creando “geografie temporali”, capaci di rendere visibile l’invisibile. Ko “affida alla materia il compito di essere testimone del tempo, di diventare un archivio vivente di trasformazioni”.
Le sue opere sono campi di forze in cui il passato, il presente e il futuro coesistono in una tensione continua. Ogni strato di colore, ogni traccia di cenere, è un frammento di tempo cristallizzato, un istante che resiste alla sua stessa dissoluzione.
LUCA POZZI
Il milanese Luca Pozzi la cui opera sarà esposta all’Osservatorio polifunzionale del Chianti, è artista e mediatore interdisciplinare la cui pratica si muove tra arte, scienza e filosofia, creando ponti concettuali tra mondi apparentemente distanti.
Le sue opere incorporano oggetti simbolici, come uova di drago, magneti o immagini di particelle subatomiche, che diventano metafore di fenomeni fisici.
Attraverso queste scelte, Pozzi invita lo spettatore a interrogarsi sulla struttura dell’universo e sulla nostra percezione di esso.
Studiando gravità quantistica, cosmologia e fisica delle particelle, la ricerca teorica di Pozzi si è convertita in una serie di installazioni ibride caratterizzate da sculture magnetiche, oggetti in levitazione, esperienze VR/AR e un uso performativo della fotografia basata su una straniante sensazione di tempo sospeso e di multidimensionalità.
INFO
- Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte
SP 50 di San Donnino, www.summofonte.org, info@summofonte.org, 3920989829
- OPC – Osservatorio Polifunzionale del Chianti
SP 101 per Castellina in Chianti (km 9,25), San Donato in Poggio, Barberino Tavarnelle, www.osservatoriochianti.it, info@osservatoriochianti.it, 3663480974.
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