Il Castello di Gabbiano (a Mercatale, San Casciano) riapre le sue porte all’arte contemporanea.

Una tradizione consolidata, che porta all’interno della storica struttura, situata nell’incantevole campagna mercatalina, il bello attraverso opere e artisti sempre diversi.

In questa edizione sarà l’artista Francesco Bruni, di Barberino Tavarnelle, a portare la sua visione all’interno del Castello con la mostra personale “Secondo Tempo”, a cura di Caterina Pacenti.

L’esposizione sarà aperta al pubblico a partire da sabato 10 maggio e resterà visitabile fino al 30 novembre. Il vernissage si terrà sabato 10 maggio alle ore 18.

Francesco Bruni, alla soglia dei suoi cinquant’anni, propone un nuovo capitolo del suo percorso artistico: un dialogo tra presente e passato attraverso la rilettura e la trasformazione delle opere realizzate negli anni.

Un modo per ripercorrere la propria evoluzione creativa, rielaborando forme e significati con lo sguardo della maturità.

La mostra propone una serie di opere e installazioni dedicate al mistero della vita, alle sue forme, alla natura- sempre grande protagonista delle opere dell’artista- e alla forza creativa dell’uomo, che la traduce in arte e bellezza.

Il percorso espositivo, allestito nelle suggestive sale dello storico Castello di Gabbiano, offre un’esperienza immersiva che intreccia arte e natura.

Un omaggio pensato per tutti gli ospiti che varcano la soglia dell’azienda in cerca di relax, comfort, gusto ed eleganza, e riscoprono la bellezza in tutte le sue forme.

L’apertura della mostra sarà l’occasione per una visita alla magnifica dimora storica e una degustazione di selezionati vini prodotti dall’azienda.

L’esposizione sarà visitabile su appuntamento scrivendo a castellogabbiano@castellogabiano.it o chiamando al numero 0558218059.

Biografia

Francesco Bruni (Firenze, 1972) inizia giovane a esporre e collaborare con gallerie internazionali.

La sua interpretazione artistica confronta il corpo umano con la natura, trovando connessioni sorprendenti come tra la vena cerebrale e l’albero.

Oltre alla pittura, Bruni ha evoluto il suo lavoro utilizzando tecniche di progettazione e stampa per creare opere su materiali come plexiglas, vetro e cemento, esplorando il mistero della vita e la bellezza naturale.

Il suo percorso artistico richiama l’Arte Povera ed esplora le leggi e i linguaggi che governano l’esistente, concentrandosi sulla morfologia e il simbolismo dell’albero come archetipo dell’evoluzione.

Le sue opere sono state esposte in numerose mostre italiane e internazionali come St’Art a Strasburgo, Art Rotterdam, Palazzo Pretorio a San Donato in Poggio e Galleria del Palazzo Enrico Coveri a Firenze.

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