Il corpo, la pelle, le identità, svestite di stereotipi e luoghi comuni, indossano il solo abito della verità per catturare lo sguardo del visitatore e comunicare attraverso la potenza espressiva del nudo.

Si sono mostrati in tutta la loro elegante contemporaneità i protagonisti della mostra d’arte fotografica “StillClose”, inaugurata ieri (domenica 6 aprile) con un incontro aperto al pubblico e il taglio del nastro del sindaco David Baroncelli tra le sale di Palazzo Malaspina, a San Donato in Poggio.

Uomini, donne, giovani, adulti, anziani, ritratti nelle fotografie d’arte di Elvio Pierattini, si sono affidati all’obiettivo dell’artista per rivelarsi come strumenti, veicoli, sorgenti di conoscenza, specchio di una storia, di un vissuto, di un’esperienza che non nasconde ma rivela, riflette, condivide i segni, le tracce di un percorso umano in cui l’imperfezione si lega indissolubilmente alla perfezione delle forme e dell’armonia dell’essere.

Sono circa cinquanta i capolavori in bianco e nero, figli di un progetto culturale scritto a più mani, ideato e progettato da Pierattini e Marianna Porro, con l’allestimento curato da Francesco Nannoni, al centro del nuovo percorso che lega arte contemporanea e cultura dell’immagine promosso e realizzato dal Comune di Barberino Tavarnelle nell’ambito della stagione espositiva che qualifica e caratterizza gli obiettivi culturali di Palazzo Malaspina.

“Il progetto “StillClose” – dichiara il sindaco Baroncelli – ci offre l’occasione di ospitare tra le sale di Palazzo Malaspina il linguaggio realistico della fotografia di Elvio Pierattini, portatore di messaggi simbolici, evocativi, seppur vicini alla verità delle cose e della condizione umana”.

“Non volti – aggiunge – ma nudi come libri che si aprono e si lasciano sfogliare, leggere per narrare i molteplici frammenti dell’esistenza che celebra la bellezza nella diversità, nell’unicità delle differenze. Il caleidoscopio dell’arte contemporanea rappresenta anche l’opportunità di mettere in campo un’importante azione di public engagement intrecciata alla dimensione culturale”.

“La nostra proposta – conclude il sindaco – condivisa con i protagonisti del percorso, è quello di coinvolgere la comunità e renderla protagonista del progetto. Invitiamo i cittadini e le cittadine a farsi fotografare e rendersi attori e spettatori ad un tempo negli scatti d’arte di Elvio”.

 

Il progetto artistico scaturisce dalla ricerca della composizione essenziale, intrisa di sensualità e carnalità, che conduce alla conoscenza della purezza della forma.

Un viaggio nelle molteplici variabili del corpo, osservato, approfondito con uno sguardo contemporaneo che sospende il giudizio per scrutare le relazioni tra passato e presente e dare valore ai tratti umani che rendono inconfondibile la bellezza della materialità, innervata di nei, cicatrici, perfette imperfezioni.

La mostra “StillClose” è aperta fino al 2 giugno.

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