La fontana (o la “vasca” come la chiamano i sancascianesi), è tornata al suo antico splendore dopo l’opera di restauro da 100mila euro che l’ha riguardata questo inverno.
Inaugurata nell’ottobre 1892 per celebrare il collegamento acquedottistico fra San Casciano e Mercatale, oggi ha recuperato l’identità iniziale.
Al taglio ufficiale del nastro, lo scorso 20 febbraio, il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi ha infatti ricordato che “l’intervento ha riportato alla luce le caratteristiche originarie della fontana, da cui si dipanano a raggiera alcuni vialetti”.
“I lavori – ha proseguito – sono consistiti nell’eliminazione della vegetazione, nel potenziamento dei getti d’acqua e nell’illuminazione volta ad esaltare le caratteristiche estetiche, la bellezza, l’eleganza, l’armonia delle forme”.
“E le funzioni sociali – ha tenuto a precisare – di quello che è diventato un elemento centrale del patrimonio pubblico, particolarmente apprezzato dalla comunità e da tutta l’area del Chianti”.
L’inaugurazione di giovedì 20 febbraio
L’opera della conduttura dell’acqua pubblica fu portata a termine dal sindaco Leone Strozzi a seguito della grave siccità del 1860.
Oltre a servire il centro di San Casciano, la rete idrica raggiungeva anche la frazione di Mercatale.
Poco tempo dopo, la conduttura venne estesa fino a raggiungere la località della Romola.
Il manifesto dell’inaugurazione del 1892, in cui si trova una prima rappresentazione della fontana, è un documento importante poiché indica un possibile legame tra la realizzazione della fontana e quella della prima conduttura dell’acqua potabile a San Casciano.
Al centro dei giardini di piazza della Repubblica (per i sancascianesi il Piazzone), rappresenta una sorta di fulcro sia per la comunità locale che per i turisti che visitano il territorio del Chianti fiorentino.
A pochi metri dai “bastioni” dei giardini e da viale Garibaldi, con i loro affacci sulla Val di Pesa, di fronte al Teatro Niccolini, alle mura medievali con il Cervo di Mario Merz, sotto lo “sguardo” della Torre del Chianti e del campanile della chiesa di San Francesco.
Foto e cartoline d’epoca (archivio Gruppo La Porticciola)
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