Dal 5 all’8 settembre a San Gusmè (Castelnuovo Berardenga) torna la tradizionale Festa del Luca.
Con il convegno, la cena, la musica dal vivo, il suggestivo palio delle botti, che si disputerà sabato 7 settembre, l’escursione che permetterà di vedere il bellissimo parco romantico di Villa Arceno, in programma la domenica insieme al gran finale con i fuochi artificiali.
“La Festa del Luca ogni anno unisce al divertimento la riflessione su tematiche importanti per lo sviluppo del nostro territorio – afferma Alessandro Maggi, assessore all’ambiente di Castelnuovo Berardenga – intrecciando tradizione e innovazione”.
L’evento è organizzato dalla Pro Loco di San Gusmè con il patrocinio del Comune.
Nella prima giornata, giovedì 5 settembre, la frazione castelnovina ospiterà il convegno dal titolo “Innovazione del Fare. Idee e paradigmi per migliorare le nostre comunità: creare, educare, costruire, rigenerando e riqualificando l’ambiente”.
Il convegno, che avrà inizio alle ore 15 in piazza Castelli, affronterà i temi legati alla transizione digitale ed ecologica come occasione di crescita, quello dell’agricoltura tra clima, certificati e marchi di qualità.
Una riflessione sul rapporto tra scienza, fede, cultura e potere della rappresentazione” con sua Eminenza il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo Metropolita di Siena Colle V.d.Elsa e Montalcino, Arcivescovo e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Prevista anche la speciale partecipazione di Dario Cecchini, artigiano macellaio e poeta, e un contributo sul raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 con le aziende del territorio Acquedotto del Fiora, Sei Toscana, Estra, Sienambiente e ChiantiBanca.
Seguirà alle ore 20.30 la cena degustazione con concerto sul belvedere a cura delle donne di San Gusmè e prodotti dell’Orto Felice accompagnati dal vino delle aziende del territorio.
Musica dal vivo con il Trio Cagli: Raffaele Mallozzi all’organetto, Cristina Majnero, al clarinetto basso, Roberto Stanco, al sax soprano.
Info e prenotazioni: Pro San Gusmè 3534681372 – prosangusme@gmail.com.
La Festa del Luca prosegue venerdì 6 settembre, alle ore 30 con “Red carpet, una notte da star” sul belvedere di San Gusmè: apericena con DJ Smerling. È richiesto dress code elegante.
Sabato 7 settembre, dalle ore 16, si svolgerà la XVIII edizione del Palio delle botti nel Chianti, valevole per il circuito nazionale del Palio delle Botti dell’associazione nazionale Città del vino, con inizio dalle ore 16, finale femminile alle ore 17.30 e finale maschile alle ore 18.
Durante il pomeriggio Cacciabanda street band. Dalle ore 16.00 laboratorio di arte circense per i più piccoli.
Alle 19.30 apertura degli stand gastronomici. Alle 21 in piazza Castelli spettacolo di cabaret “Big comedy ring show” con ben cinque artisti provenienti dalle trasmissioni televisive cult Zelig e Colorado: Beppe Braida, Claudio Batta, Mauro Villata, Gianpiero Perone e Simone Barbato. Ingresso gratuito.
Domenica 8 settembre, ore 8.30, “Storia, memoria e architettura del Chianti”, escursione con il gruppo escursionisti Berardenga. Alle ore 12 apertura degli stand gastronomici; dalle ore 14.30 artisti in borgo: esposizione delle opere del concorso di pittura a tema libero.
Dalle ore 17 pomeriggio in musica con Alex Alinari. Alla stessa ora prenderà il via “L’arte di degustare: degustazione dei vini delle aziende dell’associazione Classico Berardenga – viticoltori di Castelnuovo” e di prodotti tipici del territorio. Ospiti anche alcune aziende produttrici della Vernaccia di San Gimignano.
Il pomeriggio della domenica proseguirà con uno spazio per i più piccini insieme a “Marco Monsieur Bislacco” e con due incontri nel “giardino di Lorenzo”.
Alle 16.30 due parole con lo scrittore Iacopo Maccioni, vincitore del premio “Giovane Holden” e alle 18.30 una riflessione su “Piccoli borghi, grandi idee”, con i sindaci di Castelnuovo Berardenga Fabrizio Nepi e di Torrita di Siena Giacomo Grazi, promossa dalle Pro Loco di San Gusmè e Montefollonico.
Gran finale della Festa del Luca 2024, con la serata “Aspettando i fuochi”, aperitivo in musica con 883 Mania Tribute Band e con l’ormai consueto spettacolo pirotecnico che illuminerà il meraviglioso vigneto che corona il paese chiantigiano.
Come nasce la Festa del Luca
Nel 1888 un contadino del posto, Giovanni Bonechi, per invogliare i passanti a fare i bisogni nel suo terreno, vi pose la statua in pietra da lui scolpita do Luca Cava, così da rendere più pulito il resto del paese indicando un unico luogo da usare per i bisogni corporali, in un’epoca dove non esistevano i bagni pubblici e neppure quelli all’interno delle abitazioni.
L’intento era quello di unire all’aspetto ambientale, una necessità produttiva: il refluo sarebbe poi stato utilizzato a scopo “fertirriguo”.
La statua raffigurava un uomo accovacciato, che copriva le vergogne con il suo cappello, intento nello svolgere le sue quotidiane funzioni.
Dopo tanti anni, la cosa ebbe risonanza dapprima nei dintorni e poi in tante terre d’Italia, cosicché durante gli anni ’30 alcuni “sangusmeini”, stanchi di essere derisi in continuazione, decisero di disfarsi della irriverente immagine.
La statua di Luca Cava fu gettata in un lago di una tenuta faunistico-venatoria della zona.
Tutto si chiuse lì per circa quarant’anni, fino a che il regista televisivo e radiofonico senese Silvio Gigli, nato nel capoluogo del comune, Castelnuovo Berardenga, conobbe la storia e se ne innamorò: fece indire un referendum popolare per chiedere la realizzazione di una nuova statua di Luca Cava, dopo il tribolato consenso degli abitanti, fu dato incarico al Maestro Marcello Neri delle Ceramiche Santa Caterina di Siena che plasmò l’opera in terracotta su disegno del vignettista Emilio Giannelli.
Il messaggio, che vuol dare questa statua così autoironica, riprodotto in una piastrella posta accanto alla nicchia della statua è, testualmente, questo: “re, imperatori, papa, filosofi, poeti, contadini e operai: l’uomo nelle sue quotidiane funzioni. Non ridete, pensate a voi stessi”.
Da quell’anno prese il via la sagra intitolata al personaggio immaginario, che si è protratta per quindici anni, per poi interrompersi nell’88 (con la morte di Gigli) e nell’89, riprendere per un solo anno, il 1990, rifermarsi fino al 1998, anno in cui è risorta l’Associazione Pro Loco e con lei la “Festa del Luca”.
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