Ancora uno spazio e un’occasione di conoscenza e riscoperta dell’arte contemporanea che prende forma dentro all’anima storica di Barberino Tavarnelle.

Nasce da una precisa volontà della giunta comunale l’investire sul talento, sulle vocazioni, sulle abilità tecniche di tre artisti del presente e accoglierne l’amore creativo per un gigante del passato.

Il pittore, decoratore, grafico e ceramista fiorentino Galileo Chini (Firenze 1873-1956), artista poliedrico, emblema dell’Art Nouveau in Italia.

Quando l’arte contemporanea trae forza espressiva, originalità e ispirazione dall’omaggio che rievoca la grandezza e l’unicità dei protagonisti del passato, come Galileo Chini che a Barberino Tavarnelle ha lasciato un segno profondo, nasce una nuova opera di riscoperta culturale che coniuga bellezza e versatilità, consolida il legame che intercorre tra arte e artigianalità, costruisce un palcoscenico privilegiato per la convivenza di diversi linguaggi e forme di comunicazione.

Oggi, venerdì 8 settembre, alle ore 18, lo storico Palazzo dei Pellegrini, nel cuore del Castello di Barberino Val d’Elsa, aprirà le porte alla collettiva “Suggestioni”, promossa e finanziata dal Comune, coordinata dal professor Marco Cavallini.

Il progetto d’arte che raccoglie l’essenza plurale di Fabio Luciani, Salvatore Sturiano e Francesco Noferini, tre interpreti e narratori di segni, immagini, materie, colori, forme e dimensioni della realtà, vuole offrire un inedito approccio alla cultura della rappresentazione visiva.

Un percorso che nasce dalla fusione tra il pensiero creativo e la tecnica artigianale, libera da ogni criterio e vincolo conformista, esattamente come enunciava lo spirito aperto e moderno che guardava oltre gli stilemi decorativi classici, proprio dello stile Liberty.

La mostra “Suggestioni” prende avvio da uno degli spazi espositivi più prestigiosi del Chianti fiorentino e della Valdelsa, il palazzo medievale nel borgo di Barberino Val d’Elsa, per estendersi nel territorio con l’organizzazione di visite, occasioni di approfondimento e convegni
dedicati a Galileo Chini.

Due pittori e un fotografo

Fabio Luciani, Salvatore Sturiano e Francesco Noferini sono gli artisti toscani, provenienti dal Chianti e dal Mugello, che in una cinquantina di lavori rielaborano, ognuno con le proprie cifre stilistiche, alcuni dei temi cari a Chini concentrandosi soprattutto sulle abilità tecniche e l’utilizzo dei materiali che hanno reso celebre il grande decoratore, ceramista e pittore di cui quest’anno ricorrono 150 anni dalla nascita.

“Si tratta di un’esperienza collettivo che genera un’opportunità di conoscenza diffusa, tesa a valorizzare il concetto e il valore estetico del “fare arte” – dichiara il sindaco David Baroncelli – la volontà è quella di sperimentare e presentare insieme una nuova poetica, una nuova visione che alla rappresentazione astratta chiede respiro, spazio e visioni intrise di dialoghi con la materia, la luce, la profondità e le sue molteplici espressioni intrise di sacralità”.

“Siamo felici e onorati di sostenere e promuovere – aggiunge il sindaco – il progetto culturale di Fabio Luciani, Salvatore Sturiano e Francesco Noferini, coordinati dal professor Marco Cavallini e ispirati dal Maestro fiorentino che rappresentò un punto di riferimento in Italia e in Europa per l’Art Nouveau di cui, proprio grazie a questo omaggio dell’arte contemporanea per l’arte del passato, scopriremo alcuni tesori mai visti, presenti nel nostro territorio”.

L’evento, curato dal professor Cavallini, esperto di tecniche pittoriche, è organizzato con la collaborazione della professoressa Carla Romby e del maestro ceramista discendente della famiglia Chini Vieri Chini.

La mostra sarà aperta fino all’8 ottobre negli orari che seguono: dall’8 al 24 settembre giovedì 16-19, venerdì – sabato e domenica 10-13/16-19; dal 24 settembre all’8 ottobre venerdì 16-19, sabato e domenica 10-13/16-19.

Ingresso gratuito.

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