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Se avete bisogno di una “scusa” (anche se non servirebbe) per farvi un giro nelle terre del Chianti Classico, sappiate che in questo periodo dell’anno, fine maggio, le ginestre stanno “esplodendo” con i loro colori e i loro profumi.

Il giallo accecante di queste meravigliose piante risalta ancor di più in una campagna che dalla primavera sta scivolando verso l’estate.

Pur mantenendo, con vigne, olivi e cipressi (oltre che boschi) tutte le sue tonalità del verde.

Vi diamo anche un suggerimento. Raccontandovi un angolo di campagna che, peraltro, è collocato in una zona che può darvi mille altri spunti di visita.

Stiamo parlando delle ginestre che potete vedere con, sullo sfondo, le vigne in cui si producono le uve dalle quali nasce uno dei vini più famosi al mondo, il Tignanello.

 

Siamo nel comune di San Casciano, lungo via Santa Maria a Macerata. Le ginestre le trovate subito dopo la Tenuta Tignanello, in direzione Badia a Passignano.

Vi possiamo suggerire tre itinerari, due più lunghi e uno più rapido e “contemplativo”.

Lasciate l’auto al bivio fra via Santa Maria a Macerata e via di Campoli.

Andate a piedi verso la Tenuta Tignanello, la oltrepassate e sulla vostra sinistra trovate le ginestre, dietro le quali ci sono le splendide vigne.

Sono poche centinaia di metri. L’orario migliore è quello pomeridiano, al tramonto. 

Magari, potete anche proseguire ancora per qualche centinaio di metri, arrivando fino a Fonte dei Medici.

 

Se volete invece fare qualche bella passeggiata, potete scegliere fra due opzioni.

Lasciare l’auto in via di Collina, al Castello di Bibbione. Camminare lungo la meravigliosa via di Collina, passando anche davanti alla Fattoria-Centro di arte contemporanea La Loggia.

Da qui, Montefiridolfi, poi prendete via Santa Maria a Macerata, raggiungendo Tenuta Tignanello e… le ginestre (circa 12 km fra andata e ritorno).

Oppure, lasciando l’auto al bivio fra via di Campoli e via Santa Maria a Macerata, fare il piccolo tratto fino alle ginestre e, poi, proseguire fino a Badia a Passignano, altra meraviglia del territorio.

In questo caso sono circa 9 km fra andata e ritorno.

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