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Sostegno agli investimenti per adeguare le aziende vitivinicole toscane e renderle più competitive.

Al via la misura da 9 milioni di euro attivata nell’ambito dei fondi europei della “OCM Vino”, che concederà contributi per la campagna vitivinicola 2022/2023 a chi vuole migliorare il rendimento globale della propria impresa, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda di mercato e al conseguimento di una maggiore competitività.

Alla misura possono accedere le imprese che svolgono almeno una delle seguenti attività.

– La produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da essi stessi ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;

– L’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno.

 

Sono oggetto di finanziamento l’acquisto di macchine, impianti e attrezzature, compresi i programmi informatici, per investimenti collegati alla trasformazione delle uve da vino, all’imbottigliamento, alla conservazione e immagazzinamento del vino.

E anche l’acquisto di strumentazione, attrezzature informatiche e software per la valutazione e analisi di parametri fisico-chimici dei prodotti lavorati, nonché per il monitoraggio e miglioramento della qualità igienico-sanitaria e nutrizionale dei prodotti stessi.

La misura si applica sull’intero territorio regionale toscano e sono finanziabili esclusivamente le domande di sostegno relative a progetti di investimento di durata annuale.

Non sono previsti anticipi, e la liquidazione del contributo avviene esclusivamente con il pagamento a saldo entro il 15 ottobre 2023.

 

Il contributo è pari al 40% della spesa effettivamente sostenuta (Iva esclusa) per gli investimenti realizzati da micro, piccole o medie imprese, ed è ridotto al 20% se l’investimento è realizzato da una impresa intermedia, mentre scende al 19% se l’investimento è realizzato da una grande impresa, così come definite dalla giunta regionale nel proprio provvedimento.

L’importo minimo di spesa ammissibile per ciascuna domanda è pari a 12.500 euro, mentre l’importo massimo è pari a 250mila euro.

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