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Stavolta da “La Toscana di Ruffino” (lo splendido libro di Francesco Sorelli, qui su Amazon), “saccheggiamo” non solo una ricetta.

Ma un modo di essere, di vivere, di godersi gli avanzi in qualcosa di delizioso.

Ad esempio, vi è avanzato un po’ di bollito? Di “lesso” come si dice qua da noi?

Il “lesso” rifatto con le cipolle è un classico della cucina fiorentina e chiantigiana, conosciuto anche con il termine di Francesina, forse per l’utilizzo abbondante, alla francese, della cipolla.

Il “lesso” è infatti il nome che in Toscana identifica la carne messa a bollire insieme agli odori e alle verdure per fare il brodo.

Quando veniva servito il “lesso” con le cipolle era sempre una festa per la sua bontà.

Di solito avveniva di lunedì, o comunque l’indomani di un pasto più importante, magari durante le feste, in cui era stato servito del bollito e, quindi, del brodo.

 

Il “lesso” con le cipolle è un umido a base di carne di vitella precedentemente lessata e avanzata e di abbondanti cipolle.

E “chiama” tanto, tantissimo pane. Ed è quindi un piatto unico appetitoso e saziante.

Francesco Sorelli – Il Bisarno Oltre la Sieve

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