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Chi di noi non ha mai sognato di vivere in una casa di legno, immersa in un ambiente sano, naturale dove l’indispensabile è sufficiente e tutto emana una grande energia positiva?

Chi di noi non ha mai sognato di abitare in un luogo senza barriere e con un equilibrio tra natura e uomo?

Nel Chianti, terra di grande bellezza e di spiriti ingegnosi, può capitare di imbattersi in chi, con coraggio e fatica, ha progettato e realizzato questo sogno.

Stefano Sirigatti, 52 anni, ci accoglie alla Romola (San Casciano) a “La Fonticina”, nella sua casa ecologica a “impatto zero” e racconta subito che “è una casa a zero bollette circondata da un orto “più che biologico” visto che – ammette con allegria – non ho neanche il patentino per comprare i fitofarmaci e dunque non faccio trattamenti. Il mio è un vero orto naturale”.

La vita e il progetto di Stefano sono davvero interessanti. Un percorso fatto di gioie e dolori, soddisfazioni e arrabbiature.

“Sono nato in campagna, alla Romola – racconta – e anche se per un lungo periodo della mia vita ho fatto il rappresentante, la passione per la terra mi è sempre rimasta nel cuore e dopo diverse batoste e delusioni di vita, ho deciso di mollare tutto e di inseguire il mio sogno di vivere “nella mia terra e grazie alla mia terra”.

“Come spesso accade a chi porta avanti un progetto innovativo – prosegue – c’è voluto molto tempo per avere i permessi necessari per costruire questa casa completamente ecologica in legno. Per l’energia elettrica ci sono i pannelli solari con impianto di accumulo. Per le acque di scarico ho creato un zona di fitodepurazione. Il riscaldamento è a legna. Gli interni me li sono costruiti da solo con materiali di recupero”.

“Il terreno che circonda la casa – spiega Stefano – è di 4 ettari un tempo coltivato a vigneto ma che io ho completamente riorganizzato. Una parte è coltivata ad ortaggi che faccio crescere sotto l’ombra trasparente degli olivi. Ho costruito un lago per l’irrigazione con le naturali sorgenti che scorgano in questo luogo, che non a caso si chiama “La Fonticina”. Ho una collezione amatoriale di antichi mezzi agricoli e alcuni animali tra cui due pecore suffolk, le galline e il toro Omero” .

“La mia filosofia – aggiunge – è quella della condivisione dei frutti della terra. Mi piace che le persone qui possano vedere i prodotti direttamente in campo e che possano raccoglierli da soli. Attraverso questa vendita diretta nell’orto solo di ortaggi di stagione, voglio trasmettere consapevolezza dei preziosi frutti della terra, dei loro tempi naturali e dell’importanza del rispetto della natura”.

Passeggiando intorno al lago e nell’orto tra piccole aiuole coltivate a insalate, radicchi, peperoncini, anche spazi dedicati alle erbe aromatiche per la cucina e per gli infusi.

Stefano, uomo divertente e sincero, non nasconde che “ci sono stati tanti momenti di sconforto ma non mi sono arreso e i momenti peggiori sono passati. Questo progetto non mi lascia tempo libero ne grandi guadagni ma ho tutto ciò che mi serve per vivere e sto bene. Mi sento libero e padrone di me stesso. Ho trovato il mio equilibrio e sto facendo progetti per il futuro che prevedono un sentiero per poter far passeggiare le persone intorno al lago e, a breve, la ristorazione con cene qui in giardino con i prodotti dell’orto”.

Stefano si definisce “un quasi realizzato perché per fortuna i sogni e i progetti non sono finiti e non si è esaurita la forza di portali avanti”.

In bocca al lupo !

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