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Il Chianti è bello perché ci sono delle persone che con passione se ne prendono cura, lo custodiscono oggi per tramandare al futuro il paesaggio, le ville, i giardini storici.

Maria Teresa da più di 50 anni si prende cura di uno dei giardini gioiello più suggestivi della Val di Pesa, un orto-giardino tra gli ultimi esistenti e rimasto originale, che si trova a La Romola (San Casciano).

“Tutto cominciò agli inizi degli anni ’60 – racconta – quando la nostra famiglia acquistò alcuni poderi e questa villa , allora chiamata Zucconi, poi ribattezzata “I Casalini”. Oggi, dopo anni di duro lavoro, sacrifici ma anche buone intuizioni, è azienda agricola biologica e agriturismo ma soprattutto siamo riusciti a restaurare il giardino storico”.

“Quando arrivammo qui – spiega Maria Teresa – sia la villa che il giardino erano ridotti quasi in macerie, danneggiati dal passaggio della guerra, depredati dalle ruberie della gente che a quell’epoca faceva la fame,   bombardati dai tedeschi che qui avevano anche fatto un distaccamento delle truppe”. 

“Mio marito ed io all’epoca – prosegue – eravamo molto giovani e non capimmo subito il valore storico di questo luogo. Io tra l’altro, viareggina di nascita, fino ad allora avevo sentito solo “puzza di mare”. Non conoscevo neanche il prezzemolo! Ma negli anni, ci siamo appassionati, è nato un progetto di lavoro e di vita e la cosa più bella oggi è vedere come questa proprietà sia cambiata e abbia ripreso il suo antico splendore”.

“Questo è un giardino particolare in stile barocco –  racconta Maria Teresa – costruito nel 1600. E’ un orto-giardino a 3 livelli, con  vasche d’acqua che sgorga da una sorgente naturale dentro una grotta. Il livello più alto era per i signori che per divertimento poteva capitare che facessero anche il bagno. I livelli inferiori erano dedicati alla coltivazione dei frutti antichi e dell’orto.  Pare che fosse arricchito con numerose statue ma che non abbiamo ritrovato e soprattutto abbellito da limoni coltivati in conche di terracotta e a spalliera. Sulle alte mura che lo proteggono vivono grandi piante di capperi e nel giardino, tra le siepi di bosso,  crescono giaggioli,  lavanda, rose e frutti antichi”.

“I restauri del giardino – ci dice –  sono stati molto complessi perché abbiamo dovuto ricostruire parte delle mura del 1600 con l’antica tecnica dei muretti a secco grazie a delle maestranze che oggi non ci sono più”.

“Appassionato di limoni – continua – era mio marito Roberto che li curò fin da subito. Alcune piante hanno almeno 300 anni e anche le conche sono antiche di 150, 200 anni. E’ stato impossibile non appassionarmi ai limoni che sono tra le piante più belle del mondo, una tradizione portata qui dai Medici, amanti del bello e dell’arte. Negli anni li abbiamo riprodotti e oggi sui muri del giardino, esposti a “solatio” con un bellissimo panorama su La Romola e sulla Val di Pesa, se ne contano quasi 100. Da qualche anno, inoltre, essendo frutti biologici, riesco a fare una buona produzione di limoncello”.

“Sono felice – conclude Maria Teresa – di tutto ciò che sono riuscita e costruire e a restaurare con mio marito Roberto e con mio figlio Stefano che si occupa della parte agricola. Errori e difficoltà negli anni non sono mancati. Il progetto de “I Casalini” ha richiesto fatica e studio. Non avrei mai pensato di poter realizzare tutto questo e sono felice soprattutto quando vedo lo stupore di chi viene a visitare questo giardino,  riempiendosi  gli occhi di meraviglie, bellezza a panorami”.

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