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Progettare un sistema innovativo di rilevazione e analisi dei dati digitali di interesse turistico per facilitare la conoscenza del fenomeno e sostenere i processi decisionali.

E’ l’obiettivo del protocollo firmato tra Regione Toscana e CNIT che punta a costruire un sistema in grado di mettere a disposizione dati e informazioni di livello qualitativo elevato in tempi rapidi.

La collaborazione con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), realizzata nell’ambito dell’Osservatorio Turistico Digitale, nasce per superare i limiti dell’attuale sistema di rilevaz ione statistica, relativamente al tipo di dato e all’arco temporale di riferimento, abbattere i tempi eccessivi di raccolta e conoscere, in anticipo, flussi in arrivo in Toscana.

Le attuali tecnologie, e in particolare i big data e l’Internet of Things, permettono di avere accesso a un patrimonio informativo di fondamentale importanza per l’impostazione di politiche e strategie per il turismo.

Tecnologie in grado di rendere disponibili informazioni rilevanti non solo sui comportamenti collettivi delle persone, ma anche sul rapporto tra luoghi, cose e persone.

Attualmente, oltre ad un aumento considerevole di dati, esiste un’ampia varietà di fonti: telefoni cellulari, carte di credito, infrastrutture intelligenti delle città, fino ai sensori montati su edifici, mezzi di trasporto pubblici e privati. Non solo, quindi, i pernottamenti.

Si tratta quindi di capire come queste fonti siano utilizzabili nel rispetto della normativa vigente, quali dati siano di interesse e come possano essere resi interoperabili a livello di sistema regionale.

“L’accordo – commenta l’assessore al turismo Stefano Ciuoffo – si inserisce nell’ambito delle attività che la Regione sta portando avanti per la nascita di un Osservatorio digitale che superi la logica dell’utilizzo di meri dati statistici e si apra a soluzioni che prevedano l’utilizzo di tecnologie innovative e di nuove fonti dati. Con l’obiettivo quindi di proporre un modello che consenta il miglioramento delle basi statistiche attuali e la loro ottimizzazione con l’introduzione di dati più allargati e di big data. Alcune di queste informazioni sono già disponibili, si tratta solo di metterle a sistema”.

“L’impegno del CNIT – dichiara il direttore generale del CNIT Nicola Blefari Melazzi – è progettare una piattaforma digitale per il turismo aperta ed accessibile, evitando fenomeni di lock-in tecnologico e dipendenze di tipo commerciale. Seguendo l’esempio del Porto di Livorno, l’effetto di questa progettazione sarà quello di abilitare una pluralità di soggetti istituzionali ed industriali a realizzare servizi ICT. Al netto dei necessari sviluppi tecnologici, questa iniziativa della Regione investe sull’economia digitale ed in particolare nel settore turismo dove l’offerta attuale (specialmente in Italia) non si basa ancora su Open Data e non realizza alcune funzionalità avanzate previste, per esempio, dai modelli Mobility as a Service. Il CNIT vuole progettare strumenti di monitoraggio del fenomeno, previsione dei flussi, rilevamento di eventi anomali e pianificazione dell’offerta”.

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