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“Magazine online italiano di cucina internazionale con notizie su grandi chef, ricette da tutto il mondo e nuove aperture ristoranti”. In due parole, Identità Golose.

Che nei giorni scorsi ha messo nero su bianco la sua Guida 2020 ai ristoranti d’autore in Italia. L’abbiamo “spulciata” alla ricerca dei ristoranti del nostro territorio, del Chianti Classico. Ed eccoli qua.

Partiamo da Castelnuovo Berardenga, che ne mette a segno ben tre. L’Asinello di Senio Venturi ed Elisa Bianchini, nel borgo di Villa a Sesta, fresco vincitore anche della sua prima Stella Michelin.

Stella che invece ha perso, proprio quest’anno, il ristorante Poggio Rosso, a Borgo San Felice. Identità Golose però premia la cucina del nuovo chef, Jaun Camilo Quintero. E per la Guida è una Novità 2020.

Novità anche per quanto riguarda il terzo ristorante del territorio castelnovino inserito nella Guida, ovvero Contrada di Castel Monastero: in cucina chef Enrico Marmo, ai dolci Leonardo Montagner, in cantina Giovanni Miano.

Altra Novità 2020 è Vitique, a Greve in Chianti (il piatto nella foto in alto è suo) a Greti, in un ex complesso industriale dove si distillava grappa, il Gruppo Vinicolo Santa Margherita ha creato un “hub” in cui, accanto al reparto vinicolo, ha trovato posto una chicca di ospitalità.

Lo chef è Antonio Guerra (come ultimo lavoro, alla Bottega del Buon Caffè era con Antonello Sardi, che lo ha supportato anche nello “sbarco” in Chianti Classico). In cantina e a coordinare il tutto c’è Dario Nenci.

Torniamo in Chianti Classico senese, in una delle eccellenze vinicole del territorio: Castello di Volpaia. Che conquista la citazione su Identità Golose grazie alla cucina dello chef Marco Lagrimino.

A Cerbaia invece (comune di San Casciano), eccoci “planare” in una grande storia di famiglia.

Quella dei Salcuni-Santandrea, che con Maria Probst e Cristian Santdandrea in cucina, hanno visto tornare (ormai da due anni) la Stella Michelina. E anche Identità Golose premia il lavoro di uno staff eccezionale (in sala e cantina Natascia Santandrea, Barbara e Cristiana Salcuni).

Chiudiamo andando nel comune di Barberino Tavarnelle, dove i due stellati Michelin vengono “ribaditi” anche su Identità Golose.7

Il ristorante La Torre (COMO Castello del Nero) con chef Giovanni Luca Di Pirro; Osteria di Passignano (chef Nicola Damiani, patron Marcello Crini e una storia splendida che celebra i suoi vent’anni di vita).

Otto ristoranti. Otto eccellenze. Fra Chianti Classico senese e fiorentino. Tutte da gustare. Celebrate (giustamente) da Identità Golose.

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