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Un cipresso che si slancia verso l’alto e si assottiglia in cerca di una visione “altra”, quasi a sfiorare l’immensità del cielo; un casolare di campagna, nascosto, solitario, immerso tra le colline che risplendono di bellezza solare chiedendo in cambio fatica a chi se ne prende cura; una fonte, una campana, un cesto, una porta aperta, una scala che continua a salire, a condurre lo sguardo in verticale, mai in basso.

L’immagine essenziale di un crinale è espressione di una comunità che vive del suo stretto rapporto con la terra. In ogni elemento che affiora dalla materia bronzea, cara allo scultore toscano Adriano Bimbi, si rivela un aspetto che riconduce l’osservatore alla propria realtà e ne rappresenta, in forma simbolica, il senso e il valore collettivo.

“Colli rugosi e case sospese – Le impervie vedute di Adriano Bimbi” è la sua personale in mostra nel complesso museale della chiesa di San Pietro in Bossolo, a Tavarnelle.

Un prestigioso evento espositivo, curato da Antonio Natali e promosso dagli Amici del Museo e della Pro Loco di Tavarnelle, in collaborazione con l’Unione comunale del Chianti fiorentino e il contributo di ChiantiBanca. La mostra espone una selezione di sculture di Adriano Bimbi, da lui realizzate in 36 anni di attività.

La mostra rimarrà aperta fino al 1 dicembre 2019. Orari di apertura: venerdì, sabato e domenica 15.30 – 18.30, domenica anche 11-12.30. Ingresso libero. Pieve di San Pietro in Bossolo, strada della Pieve, 19 – Tavarnelle Val di Pesa.

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