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Buchette, Finestrini, Porticine, Sportellini, Porticciole, Porte del Paradiso: sono alcuni dei nomi attribuiti a quei manufatti in pietra con uno sportello di legno che ancora oggi è possibile vedere a fianco dei portoni nei palazzi signorili di Firenze, a volte murati ma ben riconoscibili.

Ma si possono trovare anche fuori Firenze, su alcune facciate: sono le “Buchette del Vino” o “Finestrini del Vino”.

Ma di cosa si tratta? Sono delle piccole nicchie in Pietra Forte, Pietra di Macigno o Pietra Serena. In pezzi unici.

Le ricche famiglie, attraverso queste Buchette-Finestrini, smerciavano i vini prodotti nei loro vigneti del Chianti. Vino che era venduto a fiaschi, quindi le misure di questi manufatti erano compatibili solo per passarvi un fiasco.

Questo era sistemato sempre a fianco del portone principale di un palazzo signorile; dietro la Buchetta-Finestrino, vi era una stanza adibita a cantina dove, all’interno, si trovava il cantiniere di fiducia a vendere il vino.

La vendita si svolgeva dalla mattina al tramonto, mentre la notte potevano acquistare il vino solo soldati o donne partorienti. Ma a quando risalgono?

La più antica è stata individuata da Massimo Casprini, appassionato ricercatore e cultore di storia locale, e risale al 1688, ma di documenti certi sull’origine non sono stati trovati. Il loro utilizzo è cessato tra l’Ottocento e il Novecento.

Casprini che ha scritto anche un libro “I Finestrini del Vino… di dove i vinai delle case signorili vendono il vino a Firenze” a cura dell’Associazione Buchette del Vino, con sede in via della Pergola, 48 a Firenze, di cui Casprini è uno tra i primi soci iscritti.

Ma pur stimando il lavoro che svolge l’associazione con la quale collabora, non è proprio d’accordo con la decisione di attribuire il nome di Buchetta, poiché sostiene non è un termine fiorentino: “Queste sono vere e proprie finestre! – ha più volte sottolineato Casprini – o meglio, essendo piccole, sono Finestrini. E lo conferma anche L’Accademia della Crusca. Sul vocabolario si legge: chiamasi Finestrino quella piccola apertura fatta nella parete esterna del piano terreno dei palazzi dal quale vinai delle case signorili vendono il vino a fiaschi”.

I “Finestrini del Vino” a San Casciano

Al momento dentro le mura di Firenze sono stati censiti 145 Buchette-Finestrini e 23 fuori le mura; fuori Firenze sono 84.

A San Casciano ne sono stati individuati due; uno in via Morrocchesi e uno in via della Vignaccia.

Mentre pochi giorni fa ne è stato individuato uno in via Lucardesi, che al momento è in fase di studio proprio da parte dell’Associazione Buchette del Vino.

Tra l’altro quello in via Morrocchesi, che si trova nel Palazzo del Greco, è in ottimo stato di conservazione, anche se pochi anni sono stati rubati lo sportellino di legno, la campanella e il picchiotto utilizzata per richiamare il cantiniere.

Tra le tante cose che sta facendo l’Associazione oltre a censire le Buchette-Finestrini, c’è la volontà di mettere una targa a tutte quelle “certificate”: la prima è già stata messa al Palazzo Antinori, lato via del Trebbio.

Chissà se anche a San Casciano sarà riconosciuto un tale onore.

Antonio Taddei

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