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Sette sindaci per un Chianti unito, pronto ad affrontare (compatto) le sfide del futuro.

E Gaiole in Chianti che si sfila sempre più, guardando altrove, non firmando il nuovo patto che arriva molti anni dopo quello sottoscritto alla Certosa di Pontignano, e portando in Regione Toscana la richiesta di referendum per aggiungere “Storico” a… Gaiole in Chianti.

“Il vero Chianti siamo noi”: è l’estrema sintesi del messaggio lanciato da sette sindaci del Chianti fiorentino e senese, riuniti a Badia a Passignano. Sindaci che nei giorni scorsi hanno confermato e rilanciato nell’ambito degli accordi della Conferenza dei sindaci del Chianti.

Marcello Bonechi (Castellina in Chianti), Pierpaolo Mugnaini (Radda in Chianti), Paolo Sottani (Greve in Chianti), Fabrizio Nepi (Castelnuovo Berardenga), Massimiliano Pescini (San Casciano), Giacomo Trentanovi (Barberino Val d’Elsa), David Baroncelli (Tavarnelle), hanno firmato il rinnovo del patto che sottoscrive la volontà e l’impegno di continuare a lavorare insieme come un’unica identità territoriale.

“La nostra scommessa sul futuro – dicono i sindaci – punta a rendere lo sviluppo rurale più incisivo, ad incrementare la capacità di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale anche attraverso la candidatura del Chianti a patrimonio Unesco, a valorizzare le produzioni tramite gli accordi come il Biodistretto e l’accordo per il turismo di ambito unico della promozione del Chianti”. Oltre, ovviamente, al grande tema del Distretto Rurale del Chianti.

“Attraverso la firma dei sette comuni – concludono – abbiamo determinato insieme e in stretta collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico e tutte le aziende locali un lavoro omogeneo sulla produzioni di qualità e tradizionali rilanciando il biodistretto come organismo unitario delle produzioni biologiche”.

Mentre i sette sindaci firmavano a Badia a Passignano, quello di Gaiole in Chianti Michele Pescini, accompagnato da giunta e consiglieri comunali, veniva ascoltato in Regione per sostenere la proposta di consultazione popolare della volontà di mutare il suo nome di località da “Gaiole in Chianti” a “Gaiole in Chianti Storico”.

“Non abbiamo chiesto alla Regione l’autorizzazione a cambiare il nome – precisa Pescini – ma di dare la possibilità ai cittadini che hanno chiesto la parola di esprimere cosa vogliono fare; dagli il diritto di esprimere la propria volontà”.

Pu.Ma.

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