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Quasi 30 milioni di euro: questa la somma destinata allo sviluppo della filiera vitivinicola toscana per gli interventi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti e per la promozione sui mercati dei Paesi terzi.

Nell’ambito dei fondi europei della “Ocm Vino” (Organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo) sono così stati stanziati 18 milioni per gli investimenti di ristrutturazione e di riconversione, di cui potrà beneficiare il settore nella campagna 2018-2019 e grazie al quale, secondo una stima, potranno essere ristrutturati circa 1.600 ettari di vigneti.

A questi si aggiungeranno 11,5 milioni destinati alla promozione del vino sui mercati internazionali; una quota lievitata rispetto a un anno fa (era di 8 milioni), in considerazione della necessità di sostenere il nostro export di vini in una fase di sviluppo e allargamento dei mercati (nel 2017 l’export è stato di poco inferiore ai 600 milioni di euro). Prima di rendere operativa quest’ultima misura , tuttavia, si dovrà attendere che il Ministero delle politiche agricole adotti i provvedimenti necessari.

Gli investimenti sui vigneti che potranno essere finanziati sono: il reimpianto finalizzato alla riconversione varietale (e cioè la possibilità di reimpiantare o di sovrainnestare varietà diverse o modificare il sistema di allevamento), la ristrutturazione (cioè lo spostamento del vigneto in una posizione più favorevole, o all’interno dello stesso vigneto ma con modifiche al sistema di coltivazione), il miglioramento delle tecniche di gestione del vigneto (ad es . livellamenti, terrazzi, ciglioni, muri a retta) e infine l’istallazione degli impianti di irrigazione.

Tutti gli interventi dovranno essere realizzati nel corso di due anni dall’approvazione del finanziamento e comunque entro il 15 ottobre 2020.

Le domande per accedere ai finanziamenti dovranno essere presentate entro il 30 giugno prossimo ad Artea, l’ente pagatore della Regione Toscana.

Il contributo massimo previsto è di 16mila euro ad ettaro, e non potrà superare il 50% del totale del costo dell’investimento. Le condizioni minime richieste sono che i vigneti abbiano almeno 3.300 ceppi per ettaro, con una superficie minima di almeno mezzo ettaro.

Quella di quest’anno sarà però l’ultima chiamata ai contributi per i titolari di autorizzazioni al reimpianto ottenute dalla conversione di diritti di reimpianto trasferiti da altri soggetti o dalla riserva regionale.

Potranno continuare anche in futuro a esercitare il loro diritto di reimpianto, ma dal prossimo anno non potranno più accedere a questi finanziamenti.

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