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E’ il sindaco di Greve in Chianti, Paolo Sottani, ad esprimere (proprio a pochi giorni dall’Expo grevigiano) le preoccupazioni di tanti sull’annata 2017 del Chianti Classico, che ha visto la siccità asciugare in maniera mai vista vigne e vigneti.

A Greve in Chianti le difficoltà, già pressanti legate ad un lunghissimo periodo di siccità iniziato lo scorso dicembre, si sono acuite negli ultimi giorni di agosto.

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Paolo Sottani

In questo scenario le aziende vitivinicole si preparano a raccogliere le uve, e necessitano di risorsa idrica in vista delle operazioni connesse alla vendemmia. Considerato il grande caldo e la siccità infatti, il raccolto nel Chianti si farà con un anticipo di circa due settimane.

“Le aziende del nostro territorio hanno già iniziato a lavorare il bianco – spiega il sindaco Paolo Sottani – e si apprestano a convogliare anticipatamente risorse ed energie in uno dei momenti centrali dell’attività vitivinicola, la vendemmia, consapevoli che la drastica e perdurata assenza di piogge inciderà negativamente in termini produttivi”.

“Si parla – annuncia – di una riduzione della quantità pari al 40-50 per cento, in favore della qualità del vino che si ipotizza migliore dello scorso anno”.

“Dobbiamo conoscere – conclude – i margini di intervento e intensificare il monitoraggio a supporto delle aziende alle quali chiederemo di attivare un canale diretto che informi il Comune e il gestore Publiacqua sui tempi delle operazioni previste dagli imprenditori agricoli”.

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