Articolo disponibile anche in: Inglese

Arrivarono nel Chianti nella torrida estate del 1944. Dove si combatterono battaglie terribili, con bombardamenti aerei ed eccidi di civili da parte dei soldati nazisti in ritirata (primo fra tutti quello di Pratale, a Tavarnelle): i liberatori qui avevano le divise dell’esercito neozelandese.

Fra loro Jack Cummins, che se ne è andato in silenzio nella sua casa di Auckland nella notte del 3 luglio all’età di 95 anni. Il Chianti e la Nuova Zelanda, la comunità di Tavarnelle e i soldati neozelandesi, “bianchi” e maori.

JackCummins

Quegli uomini valorosi che, giunti con coraggio e determinazione dall’altro capo del mondo, non si risparmiarono, sacrificarono se stessi in nome dei propri valori ed ideali in favore della vita di migliaia di civili, giovani, bambini, adulti stretti nella morsa dell’oppressione nazifascista.

Jack Cummins è stato uno di quei soldati e testimoni di guerra che ha combattuto per la libertà e la democrazia delle famiglie chiantigiane, ha aiutato l’Italia a ricomporre la propria storia, a riscrivere un capitolo che in molti ignoravano.

Le terre del Chianti non sono state liberate dagli americani, convinzione diffusa tra le persone fino a circa un decennio fa, ma dalle truppe neozelandesi.

Cummins ha partecipato alla Liberazione del territorio, avvenuta nel luglio del ’44, ed è stato uno dei testimoni diretti della battaglia della Romola e dell’esplosione della casa nel centro del paese, minata dai tedeschi a causa della quale quale morirono dieci soldati neozelandesi.

E’ quanto lui stesso racconta nella testimonianza riportata nel volume “21 luglio – 4 agosto 1944, I Giorni della Liberazione – le truppe neozelandesi da San Donato alle porte di Firenze”. Ha ricoperto anche l’incarico di presidente della sezione di Chistchurch dell’Associazione Italy Star.

Tanti gli incontri istituzionali e pubblici, legati anche alle scuole e alla presentazione del volume storico, cui Cummins nel corso degli anni, dal 2008, ha partecipato insieme alla moglie, alla delegazione di veterani e storici venuti nel Chianti.

Settantatrè anni fa proprio il 21 luglio i soldati neozelandesi arrivarono in Chianti, combatterono durissime battaglie per ben due settimane per liberare questo territorio, 250 morirono e circa 1.000 rimasero feriti. Jack Cummins era uno di questi.

A lui, a loro, va la riconoscenza di tutti i chiantigiani.

Leggi altri articoli...