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Marco Giuri è uno di quelli che si sono fatti da soli. Niente “santi in paradiso”, nessun comodo trampolino da cui spiccare il salto.
Ha creato il suo studio (Studio Giuri Avvocati, a Firenze, oggi sono in dieci oltre diversi collaboratori sparsi in Italia) partendo letteralmente da zero. Fra intuizioni e scelte coraggiose.
“E anche qualche casualità e un pizzico di fortuna– ci racconta sorridendo – Come quando mi hanno assunto in Antinori nel 1998, all’ufficio del personale. Laureato in Giurisprudenza, ci sono finito perché chi selezionava vide qualcosa in me. Dopo un anno però, anche su mia richiesta, cambiammo la mia posizione in azienda”.
Fu così che la casa vinicola di San Casciano creò (“probabilmente la prima in Italia in questo settore”) un ufficio legale interno, affidandolo a lui.
“Intuimmo che poteva essere un’opportunità per me e per l’azienda – racconta Giuri – Azienda che era in crescita ed in espansione e creare una realtà legale di riferimento poteva essere di supporto per i vari settori aziendali. Il dottor Renzo Cotarella, il dottor Fabrizio Panattoni e il marchese Piero Antinori hanno creduto e investito in me nel volermi affidare un importante settore come quello legale, che mai nessuna azienda del settore vinicolo aveva in precedenza creato. Nutro un senso di grande e profonda riconoscenza nei confronti di Antinori, un’azienda di cui mi sento parte, con cui ho una relazione professionale ed umana unica. Alla loro intuizione e stima (reciproca) devo moltissimo”.
E infatti nel tempo videro che quell’intuizione iniziale funzionava: le questione legali che venivano affrontate erano tante e spesso particolari data la unicità del settore vinicolo.
Ma Marco non è tipo da status quo: “Dopo un paio d’anni proposi di iniziare a seguire anche le questioni processuali dell’azienda e da lì iniziai a seguire anche altre aziende del gruppo. Lasciando il posto fisso e mettendomi in proprio, facendo una scelta diciamo… contro corrente”.
“Avevo capito – racconta – che il mondo del vino non aveva figure specializzate nel settore. Iniziai a relazionarmi a realtà vicine ad Antinori: Tasca d’Almerita, Falesco, Tenuta di Biserno, Marchesi Mazzei, Argentiera. Con la zona di Montalcino ed il suo Consorzio, con Bolgheri e le sue prestigiose aziende, con la Franciacorta e la Sicilia, con il Consorzio del Chianti Classico e i consorzi in generale”.
Creando uno studio agile, giovane e “affamato”, che si occupa di tutto per quanto riguarda le aziende vitivinicole: “Contratti internazionali, nazionali, marchi ed etichette, sviluppo dell’export. E recupero crediti a livello italiano. All’estero? Abbiamo corrispondenti in tutto il mondo, ma la modalità di pagamento fuori dai confini è quasi sempre anticipato, quindi i problemi sono minori anche se più gravi data l’importanza degli importi in gioco”.
Ma è sul recupero crediti in Italia che lo studio Giuri ha davvero creato un qualcosa di unico. Una sorta di “TripAdvisor” a disposizione solo delle aziende clienti: “Abbiamo cercato di condividere le informazioni con le aziende che seguiamo. Facciamo economie di scala e siamo in grado di avvisare nel caso che certi clienti possono essere problematici nella fase del recupero del credito”.
“E’ un lavoro molto faticoso – sottolinea – che necessita di tempestività e precisione. Però funziona. Abbiamo creato una nostra anagrafica che utilizziamo per le nostre aziende del vino. Se necessario lanciamo per i nostri clienti degli alert riservati se abbiamo sensazioni o informazioni negative. È un lavoro artigianale, sartoriale direi, pensiamo principalmente alla cura ed interesse del cliente: capita spesso, infatti, che si suggerisca al Cliente di non procedere al recupero, perché sappiamo che non si può recuperare nulla. E chi si fida di noi apprezza”.
“Penso che su questa caratterizzazione del vino siamo stati i primi – conclude – e penso che se nel mondo del vino siamo considerati leader e all’avanguardia in Italia è soprattutto per la serietà e il sacrificio che ogni giorno mettiamo nel nostro lavoro. Tanto che tantissimi avvocati a livello nazionale ci hanno contattato per creare delle partnership che stiamo valutando con grande interesse ad attenzione. Andiamo avanti così, lavorando ogni giorno per migliorarci: siamo partiti per primi ma adesso non ci adagiamo. Guardiamo avanti, sempre”.
Matteo Pucci