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La ventiduesima edizione di “Radda nel Bicchiere” è stata un successo anche stavolta. Le due splendide giornate che questo maggio ha regalato e la qualità del vino che da sempre contraddistingue la kermesse hanno portato come ogni anno tantissima gente a calcare le vie del borgo.

I numeri ufficiali parlano di una cifra record di più di 1.800 calici venduti in un giorno e mezzo (e si sa, le presenze effettive sono necessariamente superiori al numero di bicchieri) e gli organizzatori si ritengono decisamente soddisfatti.

“Mi ricordo ancora delle prime edizioni che venivano fatte sotto il loggiato del Comune e alle quali partecipavano poche centinaia di persone e guarda la gente che c’è oggi!” ci dice Alessandro Chellini, da anni uno dei principali motori della festa.

Che con un sorriso aggiunge: “All’epoca veniva chiamata “Prendi un bicchiere e scopri la magia dei vini di Radda in Chianti”; non pensavamo certo che sarebbe diventato un evento che è un punto di riferimento in tutto il territorio del Chianti Classico!”.

Di sicuro per raggiungere certi risultati ci vogliono costanza e dedizione, oltre al coinvolgimento di buona parte del paese. “Le sole forze della Pro Loco non sarebbero sufficienti, e per questo non posso far altro che ringraziare tutte le associazioni che partecipano con una menzione speciale per i ragazzi di Raddattiva, senza i quali difficilmente saremmo riusciti a raggiungere l’efficienza di organizzazione che ormai caratterizza l’evento” aggiunge Alessandro.

Ma come è ovvio, i veri protagonisti sono i produttori. Sono state infatti ben venticinque le aziende raddesi che lo scorso finesettimana hanno mesciuto il loro vino nei bicchieri dei fortunati visitatori, con la nuova entrata Carleone che ha effettuato la prima uscita ufficiale proprio per l’occasione.

Roberto Bianchi, proprietario di Valdellecorti, ha le idee molto chiare riguardo a questa ricca partecipazione: “Radda ha la fortuna di avere un gruppo di vignaioli che condividono una linea comune d’intenti.

Partecipare  qui è uno di questi, perché rappresenta una di quelle rare occasioni da cui ne traggono beneficio sia i nostri fruitori che Radda e i raddesi. Un evento come questo fa decisamente bene al nostro territorio”.

E le sue parole sembrano essere confermate dalle tante persone che incontriamo. Come Niccolò e Duccio da Siena, che ci dicono che è la loro prima volta “ma non sarà certo l’ultima”.

O come gli aficionados Alessandro e Marta, che da Montevarchi vengono tutti gli anni: “Siamo alla quarta edizione consecutiva e abbiamo intenzione di continuare ancora a lungo!”.

È molto piaciuta anche la scelta della Valpolicella come regione ospite. Quest’anno infatti è toccato a quattro aziende venete fare da spalla ai produttori nostrani.

E a tal proposito è da rimarcare come questa manifestazione abbia ormai un respiro che va ben oltre i confini locali. Il sabato mattina si è infatti tenuto il seminario “Radda e Valpolicella: geometrie a confronto”, presenziabile solo su prenotazione e tenuto dalla ben nota curatrice della guida dei vini del Gambero Rosso Eleonora Guerini.

La manifestazione si è infine conclusa come da tradizione con la premiazione dei vincitori della degustazione cieca che sono stati nelle rispettive categorie “Il Tocco” 2015 di Colle Bereto per i Supertuscan, “Castelvecchi” 2014 di Castelvecchi per i Chianti Classico e “Caparsino” 2012 di Caparsa per i Chianti Classico Riserva.

Emanuele Grazzini

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