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E’ Siena, una delle due capitali del Gallo Nero, che vedrà concludersi l’anno del Trecentesimo Anniversario del Chianti Classico, con un appuntamento ormai tradizionale della città del Palio, il Mercato nel Campo, che si terrà in Piazza del Campo nel primo fine settimana di dicembre.
Il 3 e il 4 dicembre il Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico sarà animato da Vinarte, mostra-mercato di prodotti enologici d’eccellenza, che per l’occasione sarà dedicata esclusivamente al Chianti Classico, al suo territorio, al suo vino e alla sua storia.
La corte storica ospiterà i produttori del Gallo Nero, che presenteranno al pubblico senese e a tutti i visitatori della Mercato i propri vini.
Venti sono le aziende del Gallo Nero che partecipano all’evento: Ca’ di Pesa – Carobbio – Casale dello Sparviero – Castellare di Castellina – Castello di Meleto – Castelvecchi – Corte di Valle – Famiglia Cecchi – Fattoria di Corsignano – Il Poderino – La Casa di Bricciano – Losi Querciavalle – Mangiacane – Poggio Bonelli – Poggio Torselli – Rocca delle Macie – San Donatino – Tenuta Villa Trasqua – Vignamaggio – Villa a Sesta.
L’appuntamento a Siena non sarà solo un’occasione per degustare il Chianti Classico e acquistarlo, ma anche per visitare la mostra Millesettecentosedici, fino a metà novembre in esposizione temporanea a Palazzo Salimbeni, la sede storica della Banca Monte dei Paschi di Siena, che per l’occasione sarà spostata proprio nel Cortile del Podestà in Piazza del Campo.
La mostra ripercorre in una narrazione sintetica la storia del Chianti Classico dal 1716, anno cruciale per la denominazione, a oggi. Il 24 settembre 1716, infatti, il Granduca di Toscana Cosimo III, penultimo dei Medici, promulgò un bando destinato a segnare una svolta nella storia del vino, definendo in un atto pubblico i confini della zona di produzione dell’odierno vino Chianti Classico: per la prima volta fu così istituito un legame ufficiale e indissolubile tra un vino e il suo territorio, anticipando di tre secoli il concetto di Denominazione di Origine.
Il Chianti Classico si avvia verso la chiusura del 2016, l’anno del Trecentesimo, confermando l’andamento positivo nelle vendite a livello globale (negli ultimi 5 anni +35%). L’export ha toccato oltre 100 mercati, ma le performance più interessanti il Chianti Classico le sta registrando proprio nel mercato domestico, che a fine anno conferma il suo trend di crescita.
“La qualità ha rappresentato sempre il faro della nostra idea di sviluppo della denominazione – afferma Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio – e il mercato ha premiato questa scelta. Sono particolarmente soddisfatto della netta ripresa del mercato interno, un risultato che premia il lungo lavoro di rilancio della denominazione svolto negli ultimi anni e culminato con l’introduzione della Gran Selezione, la nuova tipologia di Chianti Classico, sul mercato da oltre due anni. La Gran Selezione è nata dall’esigenza di valorizzare le punte qualitative del Chianti Classico e oggi rappresenta circa il 5% delle vendite dei vini del Gallo Nero. Un grande vino che ha già riscosso numerosi successi di critica e che in breve tempo si è posizionato nella sfera delle eccellenze enologiche mondiali”.
A oltre 90 anni dalla sua costituzione, il Consorzio Vino Chianti Classico, il primo consorzio di produttori vitivinicoli nato in Italia, conta 580 soci. E numeri da “grande impresa”: con un fatturato globale stimabile in più di 800 milioni di euro e un valore della produzione vinicola imbottigliata di circa 400 milioni di euro, il Chianti Classico rappresenta un vero e proprio “distretto produttivo”, oltre che un’eccellenza riconosciuta nel mondo, da trecento anni.