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Un centinaio di etichette di vini affinati in anfora, 41 produttori di vino partecipanti (23 gli italiani, 18 gli esteri), il maggiore birrificio artigianale italiano, Birra del Borgo, che produce anche birra affinata in anfora, due degustazioni guidate, un convegno tecnico e una prima mondiale tra produttori portoghesi e georgiani.
Sono i numeri de “La Terracotta e il Vino 2016” (19 e 20 novembre prossimi, Antica Fornace Agresti, Impruneta), la secoda edizione della Convention internazionale che riunisce insieme per una due giorni di degustazioni e di alto contenuto tecnico e culturale, esperienze di vinificazione in anfora dal mondo.
Numeri che raccontano di una realtà attraversata da grande dinamismo, quella del vino affinato nella terracotta. In Italia la risposta a un’esigenza evidentemente in crescita arriva dalla fornace Artenova di Leonardo Parisi, prima azienda italiana del cotto a sperimentare la produzione di giare per la vinificazione e oggi socio fondatore dell’Associazione Culturale “La terracotta e il vino” promotrice dell’evento di Impruneta.
La manifestazione è patrocinata dalla Regione Toscana con la collaborazione del Comune di Impruneta e del Museo Archeologico di Montelupo. A renderla possibile hanno contribuito il Banco Fiorentino Mugello Impruneta Signa, l’Hotel Ristorante Bellavista, l’Agriturismo Vecchio Borgo di Inalbi, il ristorante La Leggenda dei Frati, Imballaggi-Trasporto-Logistica Paolino Packing, l’Associazione Turistica Pro Impruneta e Forniture Enologiche Vino e Natura.
L’Italia dei produttori di vini in terracotta è ben rappresentata da Nord a Sud e anche dalle isole (Agricola Arrighi, Isola d’Elba e Olianas, Sardegna): nomi della produzione vinicola dell’Italia del Centro-Nord con La Mano Forte, La Corte D’Aibo, Al di là del fiume, Crealto, 1701, Rocco di Carpeneto, Monte dei Roari, Foradori, Albino Armani; della produzione dell’Italia del Centro-Sud con Agricola Cirelli, I Cacciagalli, Agricola Marino, Vinicola Savese Vini Pichierri di Sava. Ben otto, invece, le aziende toscane che vinificano in giare di terracotta, fino nel Chianti Classico: Petrolo, Casadei, Belvedere, Castello dei Rampolla, Casteani, Montesecondo, Ampeleia.
A “La Terracotta e il Vino” ci saranno i vini dell’Armenia e dell’Austria ma anche quelli d’oltreoceano della California, dell’Oregon e dell’Australia. Torna alla manifestazione per il secondo anno Gotsa family Wines dalla Georgia, uno dei paesi dove la vinificazione in terracotta (nei qvevri) ha continuato ininterrotta attraverso i millenni fino ad oggi. Sei i rappresentanti di vino in anfora portoghesi e sei quelli provenienti dalle zone produttive della Francia, tra cui Borgogna, Champagne, Valle della Loira e Provenza.
Dopo il convegno tecnico di sabato 19 (alle 11), la prima mondiale (alle 15) “Produttori georgiani e portoghesi a confronto. Un incontro tra lontani cugini dopo 2000 anni”, offre non solo una degustazione di vini affinati in talha portoghesi e qvevri georgiani, ma una panoramica unica su due distinte tradizioni sopravvissute fino a oggi: quella dei georgiani che continuano a seppellire i loro vasi di terracotta, i qvevri, fino alla bocca della giara, e quella degli alentejiani, nei villaggi del sud del Portogallo, che continuano a collocare i loro contenitori, i Talhas, fuori terra. Né georgiani né gli alentejiani conoscevano a vicenda le loro tradizioni vinicole fino a poco tempo fa. Come lontani cugini, dopo 2000 anni di evoluzione separata nella pratica della vinificazione, i produttori portoghesi e georgiani s’incontreranno per la prima volta a “La Terracotta e il Vino” per condividere esperienze e vini.
Il biglietto d’ingresso alla manifestazione è di 15 euro, sarà regolato dall’acquisto di un calice e avrà validità per i due giorni. I visitatori avranno la possibilità di degustare i vini affinati in anfora presenti ai banchi di assaggio e seguire le iniziative all’interno della fornace Agresti. La prenotazione è consigliata per le due degustazioni guidate mentre il convegno tecnico non richiede la pre-registrazione. Nei due giorni della manifestazione sarà a disposizione un bus navetta per il tragitto centro di Impruneta-Fornace Agresti.