Le conche d’oro, le distese di grano che ondeggiano tra le colline e i campi di Greve in Chianti raccontano la storia, le radici, l’identità di una terra in cui la biodiversità del passato dà forza e fa crescere la comunità rurale.
Il modello di ieri lancia un ponte verso la tradizione alimentare contemporanea e la qualità della pasta artigianale rivive a Strada in Chianti.
“Dalla spiga al piatto”, in programma sabato 8 luglio dalle ore 10 alle ore 23 in piazza Landi, è la settima edizione di un’iniziativa che si propone di riscoprire il valore e la tradizione chiantigiana legata alla coltivazione del grano e alla produzione della pasta artigianale.
L’evento è promosso dalla Pro Loco di Strada, in collaborazione con il Comune di Greve in Chianti e lo storico Pastificio Fabbri (1893) che da cinque generazioni coltiva grano e produce pasta utilizzando i grani antichi ed in particolare il grano Senatore Cappelli.
Nel corso dell’iniziativa saranno in mostra alcune macchine agricole degli anni ’50.
Gli Amici del Seminatore prepareranno la colazione del contadino a base di pane, olio e vino a partire dalle ore 11.
I nonni del paese mostreranno dalle ore 17.30 la battitura e la pulitura a mano, come avveniva una volta quando il grano si batteva su unaasse di legno per facilitare la fuoriuscita del chicco di grano.
Seguiranno i laboratori di pasta per bambini usando metodi tradizionali in collaborazione con il Pastificio Fabbri.
Forte di una tradizione avviata dal bisnonno Giovanni, proseguita dal nonno Livio e dal padre Renzo, Giovanni Fabbri lavorerà insieme ai più piccoli per la realizzazione di spaghetti e tagliatelle, effettuando le varie fasi di lavorazione dall’impasto alla trafilatura.
La serata si concluderà con una cena a base di pietanze toscane tipiche della cucina povera organizzata dalla Pro Loco di Strada in piazza (dalle ore 19.30), accompagnata dai canti popolari degli Amici dì Chianti.
“La biodiversità – dichiara il sindaco Paolo Sottani – è una delle chiavi con cui leggere il futuro dell’economia agricola del nostro territorio in risposta alle nuove esigenze del mondo dell’agricoltura tese a favorire la diversificazione delle coltivazioni”.
“E’ un’occasione – commenta l’assessore al turismo Giulio Saturnini – che ci permette di valorizzare l’immagine varia ed eterogenea del territorio e la sua profonda cultura legata al settore agroalimentare, animata da percorsi professionali e produzioni tipiche locali che rendono unica l’area Chianti, la biodiversità è un punto di forza che nasce dalla nostra storia”.
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