Sabato 11 ottobre torna per il quinto anno consecutivo “Archivi.doc”, l’iniziativa toscana che si svolge all’interno dell’evento nazionale “Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storia tra passato e futuro” l’iniziativa promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) che apre gratuitamente al pubblico oltre 40 archivi privati delle grandi famiglie italiane e di istituzioni museali, religiose e laiche

Un vasto patrimonio di documenti, mappe, pergamene, foto, disegni d’artista, progetti, libri contabili di aziende agricole, eccezionali  raccolte librarie.

Un patrimonio immenso che grazie al lavoro di archivisti e storici, tramanda le preziose tracce del nostro passato e sono linfa vitale per il nostro futuro.

Quest’anno un particolare focus è dedicato agli archivi di grandi personalità e artisti, da Bartolini a Busoni, Longhi, Marescalchi, Michelucci, Morelli, Brewser Peploe, Puccini, Ragghianti, Vaccà Berlinghieri, Staccioli, Zeffirelli.

Accanto agli archivi delle grandi famiglie toscane da Antinori di Brindisi a Bini Smaghi Bellarmini, Capponi, Corsini, Tambellini de Fondra, Frescobaldi, Majnoni Baldovinetti, Malaspina, Mazzei, Michon Pecori-Giraldi Suarez de la Concha, all’archivio degli artisti della Nuova Tinaia, a quelli di Santo Spirito, San Niccolò del Ceppo, del Seminario Vescovile di Pontremoli e del Fondo Antico dei Padri Francescani dell’ex Convento di Soliera.

Fino a quelli delle Scuole e delle Accademie come quella di Belle Arti di Firenze, la Chigiana, il Conservatorio Cherubini, la Scuola Normale di Pisa e ancora gli archivi del Maggio Fiorentino, dell’editore Giunti, del Centro Pecci, l’Aboca Museum e la Casa della carta di Pescia; infine gli archivi dei Comuni che vantano radici antiche fino a quelli delle grandi famiglie toscane come quelli di Bagnone in Lunigiana e di Santa Maria a Monte nelle Terre di Pisa. E infine gli archivi di alcune contrade senesi – la Capitana dell’Onda, la Chiocciola e la Tartuca.

Il lungo elenco di archivi aperti gratuitamente  al pubblico in occasione di “Archivi.doc-Carte in dimora” ne conta sei che aderiscono per la prima volta: a Firenze l’Archivio Andrea Marescalchi, l’Archivio Brewster Peploe, l’Arcton ETS: Archivi di Cristiani nella Toscana del Novecento, Archivio Storico del Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni, Biblioteca e Archivio Convento Santo Spirito Firenze dei Padri Agostiniani mentre a Prato l’Archivio Michon Pecori-Giraldi-Suarez de La Concha.

Nelle scorse edizioni di “Carte in Dimora”, più di cento archivi e biblioteche di dimore storiche su tutto il territorio nazionale sono stati aperti al pubblico e hanno dischiuso memorie del passato accompagnando i visitatori con storie, tradizioni, invenzioni ed eventi che sono alla base non solo della nostra identità e del nostro senso del bello, ma anche del nostro modo di fare impresa con le origini delle nostre eccellenze per le quali siamo apprezzati in tutto il mondo e capaci di interpretare la realtà di oggi. Infatti, l’Italia è culla di cultura e di eccellenze straordinarie, anche nei luoghi interni più remoti del suo territorio.

L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura (MiC), della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

L’evento si svolge in condivisione con la Direzione Generale Archivi e con la Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura e arricchendo l’iniziativa “Domenica di carta”, promossa dal MiC e in programma domenica 12 ottobre. Un “week end di carta” con storie e memorie tra passato e futuro che è testimonianza viva di una collaborazione tra pubblico e privato capace di ispirare la crescita culturale, identitaria, economica collaborazione tra pubblico e privato capace di ispirare la crescita culturale, identitaria, economica e sociale del nostro paese.

“Carte in Dimora” si inserisce nelle attività che ADSI promuove durante l’anno per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico e culturale del Paese.

L’elenco degli archivi aderenti (in aggiornamento). Data il numero limitato dei posti disponibili, è richiesta la prenotazione.

ARCHIVI APERTI NEL TERRITORIO DEL CHIANTI CLASSICO

  • Archivio Corsini Firenze (San Casciano)_ qui le info
  • Villa La Calcinaia dei Conti Capponi (Greve in Chianti, nella foto in alto)_ qui le info
  • Archivio Bini Smaghi Bellarmini (La Romola, San Casciano)_ qui le info
  • Archivio Mazzei – Castello di Fonterutoli – Villa di Famiglia (Fonterutoli, Castellina in Chianti)_ qui le info

Associazione Dimore Storiche Italiane

L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia.

Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori.

Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.

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