Dal 31 luglio al 2 novembre, il Museo Alle Origini del Chianti di Gaiole in Chianti ospita le opere dello scultore Silvano Porcinai in dialogo con la leggendaria Chimera di Arezzo. 

La mostra, intitolata “Chimere Contemporanee”, è parte del Progetto Etruschi 85‑25, promosso da Regione Toscana, Fondazione Musei Senesi e AMAT con l’obiettivo di celebrare e rinnovare l’interesse per il patrimonio archeologico identitario dell’Etruria, nei secoli e ancor oggi fonte d’ispirazione culturale e artistica. 

L’inaugurazione si terrà giovedì 31 luglio alle ore 18 nei locali del Chianti Origo, in via Casabianca 25.

Saranno presenti l’artista e l’amministrazione comunale di Gaiole. Al termine dell’evento si brinderà insieme con i vini offerti dall’Associazione Viticoltori di Gaiole.

Rileggere un mito

Il 1985 è ricordato tra studiosi e appassionati del mondo antico come l’Anno degli Etruschi, un’intera stagione dedicata a questo popolo con mostre, convegni, spettacoli ed eventi sparsi su tutto il territorio regionale.

Il progetto ebbe un grande successo e non solo riuscì ad aggiornare le informazioni sugli etruschi presentate al grande pubblico, ma cambiò il modo di comunicare l’archeologia toscana in chiave più accessibile e identitaria.

A quarant’anni da questa grande iniziativa, la Regione propone un nuovo progetto animato dagli stessi valori e intenti a cui il Chianti Origo aderisce attraverso il linguaggio artistico moderno.

Il lavoro di Porcinai si ispira al substrato etrusco e riprende un simbolo forte del suo immaginario utilizzandolo per raccontare il presente, i mostri interiori e le seduzioni morali del nostro tempo.

Curata da Marco Firmati, Francesca Petrucci e Cristina Sanna, l’esposizione si distingue per l’incontro tra tradizione e innovazione grazie al prestito, da parte della Fonderia Artistica Marinelli di Firenze, della copia a grandezza naturale della celebre Chimera di Arezzo.

 

Scoperta nel 1553, la Chimera è un capolavoro indiscusso della statuaria etrusca in bronzo che rappresenta il leggendario mostro dal corpo di leone, coda di serpente e testa di capra sulla schiena. In seguito al ritrovamento la Chimera entra a far parte della collezione privata di Cosimo I de Medici, che di lì a poco diventerà primo Granduca di Toscana, utilizzando proprio gli etruschi come strumento di propaganda politica.

Lungi dal rappresentare una pagina di storia lontana e dimenticata, quella dell’Etruria è una realtà viva e in continua evoluzione che fornisce nuovi spunti di riflessione a tutti gli studiosi, artisti e cittadini interessati a confrontarsi criticamente con essa.

“Il nostro Museo Chianti Origo conserva una vasta testimonianza di reperti archeologici che testimoniano le origini etrusche di Gaiole in Chianti – afferma il sindaco Michele Pescini – ed è quindi il luogo ideale per ospitare un evento espositivo di così alto valore culturale e simbolico. Sarà l’occasione per ammirare le opere dello scultore Silvano Porcinai, che ha sviluppato un forte legame artistico e concettuale con il mondo etrusco da cui trae ispirazione per reinterpretare simboli e figure mitologiche in chiave contemporanea, come nel caso della Chimera.  Ringrazio la Regione Toscana, Fondazione Musei Senesi e tutti i partner coinvolti nella realizzazione di questo importante progetto espositivo che dà lustro al nostro territorio.”

Luogo e orari

L’esposizione sarà visibile al Museo “Alle Origini del Chianti” (Chianti Origo, Gaiole in Chianti) tutti i giorni dalle 10 alle 18 secondo l’orario estivo del complesso.

Nell’ambito della manifestazione Notti dell’Archeologia, promossa annualmente dalla Regione Toscana, è prevista una visita guidata della mostra che si svolgerà sabato 2 agosto alle ore 17.30. Per l’occasione ingresso e visita al museo saranno gratuiti.

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