Due protagonisti dell’arte pittorica, due modi di interpretare la realtà, due linguaggi vicini e lontani che offrono un’ambivalente chiave di lettura dell’esistenza e del suo ricco e variegato patrimonio di beni materiali e immateriali.
Sono Sergio Nardoni e Marino Cassandro, figli dello stesso spirito creativo, eclettico e dinamico della cultura contemporanea, uniti nella capacità simbolica, ludica e filosofica ad un tempo, di affidarsi alle forme, ai segni e ai colori della pittura per cogliere nella dimensione quotidiana il senso più alto della vita.
“Un’occasione inedita che accosta la forza espressiva di due importanti artisti del nostro territorio, sensibili interpreti dell’animo umano, – dichiara il sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli – siamo lieti di proporre un viaggio che attraversa ponti, borghi e colline del Chianti per stimolare cittadini e visitatori a guardare il mondo con il naturale stupore di un bambino e di una bambina”.
Una mostra organizzata dal Comune di Barberino Tavarnelle fa emergere il talento di due personalità artistiche che risiedono e operano in questa area della Toscana vocata alla cultura sia come testimonianza storica sia come strumento innovativo di valorizzazione del territorio.
Sono Sergio Nardoni e Marino Cassandro, entrambi innamorati del paese lungo il fiume, la frazione di Sambuca, dove abitano e creano nei loro rispettivi atelier, a pochi passi l’uno dall’altro.
A dividerli c’è solo il torrente Pesa che in realtà per gli artisti è un’importante fonte di ispirazione.
E dalla Sambuca si… plana verso Barberino Val d’Elsa, da nord a sud del territorio comunale. Le due valli annullano le distanze nel segno dell’arte.
Si intitola “Sergio Nardoni, Marino Cassandro e l’astratta realtà” l’evento espositivo che da sabato 6 luglio alle ore 18 arricchirà gli spazi dello Spedale de’ Pellegrini, nel Castello di Barberino Val d’Elsa.
Nello storico palazzo di origine medievale trovano spazio complessivamente sessanta opere, tra dipinti e disegni, realizzati dai due maestri in un lungo arco temporale, dagli anni Sessanta ai giorni nostri.
“Il nostro è un invito e un appello – tengono a dire gli artisti – a non smettere mai di meravigliarsi, a giocare con i molteplici riflessi della natura umana, a coltivare empaticamente i profondi legami tra percorsi, relazioni ed esperienze che ci elevano da individui, persi tra i labirinti dell’indifferenza, a persone, impegnate a sviluppare passioni autentiche e promuovere conoscenza e reti affettive”.
Sergio e Marino
L’uno iconico, evocativo, intento a far parlare la carica espressiva ed emotiva di un mondo popolato da uomini e donne, architetti delle emozioni, che progettano vie e piazze di comunicazione interiore, interagiscono attraverso dialoghi silenti, osservano il mondo sensibile e se ne sentono parte, incarnano valori universali come l’amore, la fratellanza, la condivisione.
E provano sentimenti, si stupiscono, coltivano il senso della bellezza nel contatto con il mondo e con l’arte.
L’evento espositivo esporrà anche alcuni disegni inediti di Sergio Nardoni che hanno mezzo secolo, definiti dall’artista “primi battiti di vita dell’opera che trova realizzazione compiuta nel dipinto”.
L’altro, caratterizzato da un gesto creativo, volto alla dimensione dell’astrattismo e ad un linguaggio basato sulla prospettiva, non si limita ad utilizzare il proprio tratto distintivo per declinare l’arte in forme e voli geometrici.
Nella collezione in mostra a Barberino Val d’Elsa saranno presenti alcuni lavori che portano alla luce la propensione di Marino Cassandro verso l’elemento giocoso e teatrale.
L’artista ama superare i limiti e i confini della materia per vedere oltre le linee, le perimetrazioni e conferire all’immagine pregnanza, valenza contenutistica di kandinskyana memoria.
È così che avviene il passaggio all”astratta realtà’, un deciso e consapevole cambio di rotta che sperimenta le infinite variabili della cultura contemporanea, un atto gioioso che investe sull’amore per la vita e la consapevolezza dell’emotività umana.
All’evento inaugurale saranno presenti il sindaco David Baroncelli e gli artisti Sergio Nardoni e Marino Cassandro.
Ingresso libero. La mostra sarà aperta fino al 25 agosto nei seguenti orari: giovedì 16 -19,; venerdì, sabato e domenica 10 -13 e 16 -19. Info: 0558075319.
Profili biografici
Sergio Nardoni
Fiorentino di nascita, allievo di Loffredo e Manfredi, risente inizialmente del clima concettuale che comincia a diffondersi in Italia alla fine degli anni Settanta, ma è subito attratto da altre esperienze. Nel 1996 viene allestita una sua personale all’Art Expo di New York e nel 1998 una mostra delle sue opere viene organizzata a Malta, presentata personalmente dal Presidente della Repubblica maltese.
Importante è la sua attività di ritrattista. Le sue opere si trovano nel Museo Nazionale del Bargello a Firenze, nelle Collezioni Pontificie della Città del Vaticano, nella Raccolta dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e nel Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e dal 2024 anche nel Comune di Barberino Tavarnelle precisamente nei pressi del ponte romano di Sambuca che accoglie una robbiana contemporanea dedicata alla storia religiosa del passaggio in Val di Pesa di San Giovanni Gualberto, nata dall’idea della bellezza classica, dal genio narrativo e dall’abilità scultorea del Maestro Nardoni ispirato dalla bellezza di questo territorio dove vive e lavora.
Marino Cassandro
Artista del territorio che fin da giovane ha fatto della sua passione la propria esigenza di vita basando la propria pittura sulla conoscenza dell’essere umano, su ciò che esso rappresenta e sull’utilità che ciascuno di noi ha su questo pianeta.
Una pittura, dunque, che rispecchia l’uomo in tutta la sua globalità. Le sue opere colpiscono innanzitutto sugli stati emozionali. L’artista cerca la sinergia tra colore, linee e forme al fine di ottenere equilibrio e consapevolezza del proprio sé.
Dopo anni di ricerca, tramite la pittura, usata come strumento di analisi di se stesso, ha acquisito la consapevolezza del tutto che ha origine dal punto. Tra le sue mostre si menzionano quelle al Trispace Gallery di Londra, alla galleria d’Arte di Anacapri in varie facoltose gallerie d’arte di Firenze.
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