Non lo sentite nell’aria quel profumo di… “pinolate”?

Ci siamo: a Chiesanuova (San Casciano), dal 13 al 23 giugno, torna la Sagra di’ Pinolo, organizzata dal CRC Chiesanuova e giunta alla 47esima edizione.

Il programma

GIOVEDI 13 GIUGNO

Ore 21.30 “ESCOalBAR”, “Un viaggio nella musica”, canzoni italiane dagli anni 60 a oggi. Voce Stefania Belli, piano Luca Bechelli, basso Massimo Rosi.

VENERDI 14 GIUGNO

Ore 21.30 “ESCOalBAR”, DuOva in concerto con “Si stava meglio quando si stava meglio”

SABATO 15 GIUGNO

Ore 17 apertura stands.

Ore 21.30 “ESCOalBAR” proiezione di Italia-Albania, prima partita degli azzurri nei campionati europei.

DOMENICA 16 GIUGNO

Ore 9.30 Santa Messa all’interno del parco.

Ore 10 mercato con gli stand di artigianato locale tradizionale e artistico.

Ore 12.30 pranzo al gastronomico.

Ore 16.30 inaugurazione della mostra “C’era una volta il treno”, dalla tranvia del Chianti alle ferrovie a vapore.

Dopo il momento istituzionale, “In carrozza si parte”, brani del Corpo Musicale “Oreste Carlini” di San Casciano. Interviene il Gruppo Storico “900′ di Montespertoli”.

“Un viaggio a passo di danza”, performance coreografica della scuola di danza Sancaballet, diretta da Stefania Belli.

Alle 21 la scuola di teatro “F. Bartalucci” presenta “La Panacea di tutti i mali”, commedia brillantissima in tre atti di Antonella Zucchini.

GIOVEDI 20 GIUGNO

Ore 21, “C’era una volta… e vissero felici e contenti”, del gruppo teatrale Nani e Gabbiani.

VENERDI 21 GIUGNO

Alle 20 cena del girarrosto, con prenotazione obbligatoria (3391614720, 3331081170).

Ore 21.30 “ESCOalBAR”, Schiuma Party con il dj Jack O Mino.

SABATO 22 GIUGNO

Ore 17 apertura stands.

Ore 21.30 “ESCOalBAR”, I love K1 Band, tributo colonne sonore di film di Terence Hill e Bud Spencer.

DOMENICA 23 GIUGNO

Ore 16.30 Manifattura Lizard di Valentina Lisi, narrazione seguita da laboratorio di costruzione per bambini.

Ore 18, giochi paesani… come si faceva una volta.

Ore 21.30 “ESCOalBAR”, dj set con Francesco Pucci.

Ore 23.15 chiusura della sagra.

Oltre alle “pinolate” (o “pinocchiate”), panini, enoteca, birreria, giochi vari, gonfiabile, gioco della ruota.

Durante la sagra mostra mercato dell’artigianato locale, stand con le associazioni di volontariato, biblioteca e ludoteca.

La pinolata (o “pinocchiata”)

La “pinocchiata” (o pinolata) è la specialità della casa: non è un croccante. I tantissimi pinoli che la caratterizzano rendono il dessert particolarmente tenero e profumato.

Questa ricetta paesana nata a Chiesanuova, prodotta e tramandata gelosamente, di generazione in generazione, sin dalla metà del Novecento, è uno dei prodotti simbolo del “gourmet sancascianese”.

Nella campagna chiantigiana, tra La Romola a Chiesanuova, era diffusa la tradizione che metteva sul fuoco a bollire, in una casseruola di rame con lo zucchero, un prodotto di questa terra, raccolto dai boscaioli e dai raccoglitori di pigne della zona (purtroppo oggi di pinoli “autoctoni” ne son rimasti pochi).

Negli anni ’50 era considerato il dolce delle feste; si preparava con cura e si degustava sulle tavole imbandite a festa, accanto all’albero di Natale oppure per festeggiare con dolcezza il dono di un paio di fedi, fresche di promesse d’amore. 

Dalla qualità del pinolo, frutta secca, dolce e croccante, nasce una ricetta che la comunità di San Casciano amerà fino a costruirvi una sagra: la prima edizione nel 1977.

Oggi è una tipicità più viva che mai, simbolo di un’identità e di un aspetto della cultura gastronomica locale.

Con la “pinolata”, dessert unico nel suo genere, la festa paesana rende omaggio a questo prodotto di pasticceria che qui viene chiamato “pinocchiata”.

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