La comunità si riscopre nella celebrazione delle proprie origini.
San Casciano si prepara a festeggiare San Cassiano, la tradizionale ricorrenza legata al patrono che si celebra il prossimo 13 agosto.
Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la storia, la tradizione religiosa e la cultura popolare del territorio chiantigiano, organizzato dal Comune, dalla Propositura Collegiata San Cassiano e dalla Pro Loco con il contributo di ChiantiBanca.
“L’iniziativa – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – riunisce la comunità intorno ad un’importante tradizione religiosa che rievoca e intrattiene cittadini e turisti”.
“La festa di San Cassiano – aggiunge – è partecipata da migliaia di persone che giungono da ogni parte della Toscana e anche dall’estero, la festa attrae per la sua tipicità e la sua ricchezza di tradizione paesana”.
Il programma della festa si apre venerdì 11 agosto con la celebrazione della Santa Messa alle ore 18 e a seguire alle ore 21.30 un evento musicale nell’arena entro le mura “Lo Swing & dintorni degli anni ’50 Omega Jazz” a cura dell’Orchestra Musica Europea Gruppi Associati.
Sabato 12 agosto tutti in piazza Cavour per la tradizionale cena di San Cassiano, organizzata dal Circolo Acli (ore 19.30).
Evento clou della festa patronale è previsto domenica 13 agosto con la fiera di San Cassiano, allestita a partire dalla mattina nei giardini di piazza della Repubblica e lungo il viale Garibaldi.
Il momento più solenne della ricorrenza è legato alla triplice celebrazione della Santa Messa (ore 8, ore 11, ore 17.30).
Nel pomeriggio dalle ore 18.30 si snoderà per le vie del paese la processione. La festa di San Cassiano si conclude con il concerto del Corpo musicale Oreste Carlini alle ore 21.30 in piazza Cavour.
I fuochi d’artificio in piazza della Repubblica chiudono in bellezza la festa di metà agosto (ore 23).
Nei giorni della festa il Museo Giuliano Ghelli sarà aperto dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19.
A Cassiano, il santo pedagogista vissuto nel quarto secolo che in vita ebbe il dono dell’insegnamento, è dedicata una delle più importanti feste di San Casciano il cui toponimo deriva proprio dal Santo.
Il martire di origini del nord Italia insegnò grammatica, retorica e stenografia agli studenti pagani di Imola e da questi stessi fu ucciso per l’attività evangelica che conduceva attraverso le competenze e l’impegno legato al mondo dell’istruzione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi altri articoli...