Il Bruscello, forma di teatro popolare toscana, ormai a rischio di scomparsa, resiste ai segni inesorabili del tempo.

Accade a San Donato in Poggio dove la tradizione teatrale che affonda le sue origini negli anni ’40 del secolo scorso si è portata avanti di generazione in generazione alimentandosi di nuova linfa vitale grazie ad un gruppo di cittadini appassionato, dinamico, legato al proprio territorio.

La Compagnia del Bruscello di San Donato in Poggio, guidata dal presidente della Pro Loco Carlo Alberto Aquilani, torna al Teatro della Filarmonica per esibirsi stasera e giovedì 6 luglio alle ore 21.30 nella nona edizione del Bruscello su testo originale, scritto e diretto da Massimo Salvianti.

E’ la “Cantata della Fortuna”, prosa ritmica giocosa in forma di Bruscello. Le musiche sono di Bettina Bianchini, armonizzazione e chitarra a cura di Carlo Alberto Aquilani.

Dopo il felice debutto, avvenuto alcuni giorni fa sul palcoscenico del Teatro della Filarmonica di San Donato in Poggio, è il sindaco David Baroncelli a commentare il successo dell’operazione culturale, sostenuta dal Comune di Barberino Tavarnelle e realizzata dalla Pro Loco di San Donato in Poggio.

“Fa piacere che quest’anno siano tante le new entry provenienti da Barberino Tavarnelle – dichiara il sindaco Baroncelli – e che tra i nuovi cantattori e cantattrici ci siano molti giovani che si fanno eredi di un patrimonio culturale fatto di musica, teatralità, radici classiche ispirate alla letteratura e alla mitologia”.

Gli interpreti sono Alessandro Ninci, Alessia Spitaletta, Andrea Massetani, Anna Cini, Amelia Pianigiani, Barbara Diano, Bianca Lensi, Cinzia Pacciani, Emma Cini, Francesco Matteuzzi, Giacomo Fabiani, Laura Lombardini, Matilde Stanzione, Maria Antonietta Tiloca, Marta Rinaldi, Monica Gheri, Paola Lazzari, Paolo Melani, Patrizia Patacchini, Sabino Di Fede, Simona Giolli e Taddeo Lensi.

Per il Bruscello edizione 2023, è il primo anno di una rappresentazione integralmente originale, non basata su una riscrittura.

 

“Il Bruscello si nutre di cultura popolare – spiega Massimo Salvianti – un’antica tradizione che fa propria la cultura con la C maiuscola, canta versi di Dante, Ariosto, Tasso. Il nostro Bruscello si ispira ad una sacra rappresentazione medievale, caratterizzata dalla presenza di contrasti, in cui un giudice lancia un tema e due personaggi lo sviluppano interpretando punti di vista diversi, nel nostro caso Carnevale e Quaresima, alla guida di due gruppi contrapposti. Indicano quale atteggiamento assumere rispetto all’imprevedibilità del fato, e dunque mentre Carnevale propende per un approccio possibilista e aperto alla sfida, Quaresima mostra la prudenza come la via più adeguata”.

“Continuo a coltivare l’idea che la nostra compagnia – continua Salvianti – che quest’anno ha attratto numerosi bruscellanti, giovani e bambini di tutte le età, possa essere attiva tutto l’anno”.

“Mi sono divertito tantissimo, ho riso, giocato e profuso impegno artistico e umano insieme a loro – conclude – ringrazio tutte e tutti loro per l’entusiasmo, la voglia di essere e partecipare, la gioia di stare insieme e costruire uno spettacolo che nasce come progetto di comunità dalla forte valenza sociale, oltre che culturale”.

Ogni aspetto dell’allestimento della festa della Bruscellata è curato e realizzato dai cittadini residenti nel borgo, coinvolti nell’organizzazione di quella che un tempo era la festa di San Donato in Poggio in cui il rituale della vita contadina scandiva i giorni della comunità.

Con il Bruscello di San Donato in Poggio l’identità locale riafferma le proprie origini e le rievoca in nome di una pagina del passato di cui essere orgogliosi, da condividere con le nuove generazioni.

San Donato in Poggio, Bruscello 2023

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