Un intero paese coinvolto nella realizzazione di quella che un tempo era la festa per antonomasia di San Donato in Poggio.

Il rituale della vita rurale, scandito dall’interpretazione della comunità, ha cavalcato i secoli, incurante degli ostacoli del tempo, ed è arrivato ai giorni nostri. Ancora una volta.

A San Donato in Poggio è la tradizione contadina a proporre un viaggio a ritroso nel tempo. Dal palcoscenico degli anni ’40, quando la festa si svolgeva per le vie e nelle piazze del castello, il Bruscello nato dall’amore coltivato per la parola cantata e recitata, di cui si ha traccia sin dal quindicesimo secolo, torna in una ricca versione contemporanea.

Una full immersion nella tradizione popolare e nella storia di San Donato travolgerà il pubblico nella sala che quest’anno compie mezzo secolo di vita sociale e artistica.

E’ il Teatro della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di San Donato in Poggio, felice di alzare il sipario sul Bruscello, scritto e diretto da Massimo Salvianti, in programma dal 28 giugno al 6 luglio.

Il Comune di Barberino Tavarnelle e la Pro Loco di San Donato in Poggio confezionano la nona edizione del Bruscello che quest’anno in forma inedita porta in scena un testo originale.

La “Cantata della Fortuna”, prosa ritmica giocosa in forma di Bruscello, scritta e diretta da Massimo Salvianti andrà in scena oggi, mercoledì 28 giugno, lunedì 3 luglio e giovedì 6 luglio alle ore 21.30.

Le musiche sono di Bettina Bianchini, armonizzazione e chitarra a cura di Carlo Alberto Aquilani (che è anche presidente della Pro Loco di San Donato in Poggio).

“Il nostro Bruscello – commenta il regista Massimo Salvianti – nasce dalla passione, dall’entusiasmo di un borgo vitale che si riconosce nelle proprie radici e vuole valorizzare una pagina della storia e del patrimonio linguistico e culturale che sente propria”.

“Con la “Cantata della Fortuna” – prosegue – ci proponiamo di offrire nuovi stimoli, forme di divertimento e occasioni di aggregazione e condivisione, aperte a tutte le età e armoniosamente contaminate da suggestioni contemporanee”.

“Rievocare le origini di una comunità coesa e unita come quella di San Donato in Poggio – aggiunge il regista – significa contribuire ad affermare l’identità collettiva che la connota, promuovere senso di appartenenza e produrre una nuova eco di impegno civico che crea un palcoscenico dedicato al dialogo intergenerazionale e alla creatività e all’espressività dei giovani”.

 

Un tempo in ogni angolo del paese la comunità di San Donato rendeva omaggio ai ritmi della vita contadina con il canto, l’improvvisazione e i “bruscelli” che gruppi di cittadini, residenti nel borgo e nelle campagne circostanti, intonavano insieme spostandosi da un’aia all’altra.

Riecheggiavano sestine, quartine e ottava rima. Da oggi le atmosfere del passato e di una tradizione popolare che amava far propria la cultura classica tornano ad avvolgere e rendere partecipe il paese.

“Siamo felici di sostenere il percorso sociale e culturale della Compagnia del Bruscello di San Donato in Poggio – dichiara il sindaco David Baroncelli – che si affida alla spontaneità, alle capacità improvvisative e performative di oltre venti cittadine e cittadini, e alla professionalità dell’attore e regista Massimo Salvianti, per rispolverare l’antica usanza del Bruscello. Una forma di teatro popolare toscano nata nel quindicesimo secolo, oggi in via di scomparsa che la comunità di San Donato in Poggio è riuscita a conservare, custodire e valorizzare come un tesoro prezioso”.

Info e prenotazioni: 3333266564.

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