Articolo disponibile anche in: Inglese

Enoturismo, si avvicina la meta. Dopo la circolare del Ministero delle politiche agricole alimentari, su sollecitazione della Coldiretti, la giunta regionale della Toscana ha appena licenziato una proposta di legge per rendere operativa l’attività di enoturismo.

Che implica che ad imprenditori agricoli vitivinicoltori, comitati di gestione delle strade del vino, cantine sociali cooperative, consorzi di tutela dei vini per accogliere in vigna e in cantina gli enoturisti basterà presentare al Comune la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività).

“Le imprese potranno far degustare e vendere il proprio vino in abbinamento ad alimenti tipici locali “freddi” – dice Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Firenze – spiegando ai turisti le vere peculiarità delle produzioni di qualità vitivinicole”.

Per enoturismo si intendono, infatti, tutte le attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine.

Una volta approvata dal consiglio regionale, la nuova legge regionale sarà parte organica della normativa sull’attività agrituristica della Regione Toscana (L.R.30/2003).

“L’enoturismo sul nostro territorio ha notevoli margini di crescita – spiega Ciampoli – per questo abbiamo lavorato insieme a Regione Toscana, per rendere operative prima possibile le previsioni della normativa nazionale”.

Quella che si andrà ad approvare è, conclude Ciampoli, “una semplificazione notevole. Che permetterà alle nostre aziende di valorizzare e monetizzare il loro patrimonio, che non è fatto solo di eccellenti vini toscani, ma è anche cultura, paesaggio e buona alimentazione. Tra le iniziative che rientrano nella normativa anche quelle a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine. Insomma, sarà più facile accogliere enoturisti tutto l’anno, non solo in occasione degli eventi come Cantine aperte”.

Leggi altri articoli...