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Grazie a una serata sulla storia di Badia a Passignano, nel comune di Tavarnelle, organizzata dallo storico Francesco Biccu, siamo venuti a conoscenza della presenza lungo l’antica via Romea, di un piccolo ponte dove scorre il torrente chiamato Rimaggio.
“Questo ponticello – spiega Francesco – è davvero particolare, perché ha la struttura iniziale, quindi le fondamenta, nelle vere e proprie bozze di tipo etrusco, poi manomesso al tempo de romani e come si vede la curva dell’arco a dorso d’asino, ha ricevuto il rifacimento anche durante il medioevo”.
“Da una parte del ponte – spiega ancora – c’era una stele con lo stemma di Badia a Passignano con la “P” e il bacolo pastorale, mentre dall’altro lato un’altra stele più alta e più larga con una scritta in latino”.
Purtroppo le due steli non ci sono più. E proprio lo stesso Francesco Biccu, alcuni anni fa, quando si accorse di questa mancanza, prima di “pensare male” e approfittando di un momento di secca del torrente, ha cercato di individuare se insieme a tante altre pietre nel letto del torrente, si fossero adagiate le due steli.
Purtroppo non era così: è invece probabile che siano custodite illecitamente da qualche collezionista. Siamo andati a vedere le attuali condizioni del ponte, facilmente ispezionabile anche per la mancanza di acqua.
Come documentiamo, avrebbe bisogno di un’urgente ripulitura dalla vegetazione che s’insidia tra le antiche pietre; un grosso albero ha messo le radici sulla base della spalletta, dal piano calpestabile s’intravede parte dell’antico lastricato mentre più della metà è ricoperto di terra.
Per arrivare al ponte la strada è quasi impraticabile, in più abbiamo trovato matasse di cavi abbandonati, in parte interrati nel bosco e pericolosi, perché emergono formando dei cappi pericolosi sia per l’uomo sia per gli animali.
Insomma, la storia purtroppo ci insegna che se in antichità si costruivano ponti per farli durare secoli, oggi si gettano i rifiuti nei boschi… .
Antonio Taddei