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“Le Eccellenze di Gaiole in Chianti”: un manuale ideato e realizzato da EvOrArt, presentato domenica 22 aprile nella suggestiva location del Castello di Meleto.

“Questa guida turistica – inizia il presentatore, Augusto Bianciardi – è stata dura da realizzare, ma ne siamo molto orgogliosi. Su cento aziende, l’80% ha partecipato. Il catalogo è fruibile a tutti gli utenti, sia italiani che stranieri”.

“Spero che abbia un sapore familiare – continua Bianciardi – Lo abbiamo dedicato al Maestro Enzo Centri. Quando ero un ragazzo di diciannove anni mi mettevo con lui a chiacchierare del Chianti. Ci chiamavano il vecchio e il bambino”.

Ad aprire la giornata il dottor Renato Stopani: “Chianti senese e Chianti fiorentino. Perplessità dello storico”.

“I comuni di Gaiole, Radda e Castellina sono in provincia di Siena – dice Stopani – ma antropologicamente non hanno niente in comune con questa città. Anche l’istituzione dei confini del Chianti Classico è arbitraria poiché, i comuni non sono accomunati da nessun elemento”.

“Il turista non conosce i nostri confini. Conosce solo il termine Chianti. Uno straniero ragiona in modo diverso da noi. Cerca luoghi che lo sorprendono per la loro bellezza” afferma il professor Alessandro Tortelli, prendendo la parola.

La sua relazione ha come oggetto “Il turismo di domani fra territori, operatori e prodotti turistici: dimensione e trend del mercato turistico per il Chianti”.

“Il turismo del futuro si baserà sul benessere dei residenti. Se i residenti stanno bene, i turisti arriveranno” afferma Tortelli. “Il visitatore non vuole più solamente vedere un luogo, ma vuole esserne parte, vuole viverlo”.

“Marketing turistico integrato: nuove sfide per competere”. Ovvero Toscana come terra che deve mettere al primo posto l’accoglienza.

“Il visitatore – sottolinea la relatrice, la dottoressa Leila Pruneti – si muove sempre più sulla base di interessi e passioni, che utilizza per accrescere le proprie conoscenze”.

“Al fine di mantenere il brand – ricorda – dobbiamo lavorare insieme per dare un’ampia offerta formativa. Occorre avere una destinazione che risponda a tutte le esigenze di mercato”.

“L’obiettivo – conclude – è quello di presentare la Toscana come una nuova esperienza da vivere. Ricca di feste, attività contemporanee per permettere al turista di entrare in contatto con la comunità locale. Rinnovarsi in modo innovativo ed essere competitivi, è il nuovo passo da compiere. Fare vedere una Toscana ancora non conosciuta e leggerla sotto un’altra chiave”.

Dunque le parole da memorizzare, anche per il Chianti, sono quattro: identità, autenticità, valori, storie contemporanee.

Jessica Nardi

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