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Dopo la cerimonia nella Basilica di Santa Maria all’Impruneta, dove sabato 3 dicembre Martine Iandoli e Niccolò Fini hanno pronunciato il loro Sì uniti in matrimonio da Monsignor Giacomo Morandi e dal proposto imprunetino don Luigi Oropallo, sposi e invitati si sono spostati a San Casciano, nella prestigiosa Villa Mangiacane nei pressi di Sant’Andrea in Percussina, una dimora storica che si affaccia sulla vallata da cui sembra di toccare con mano la città di Firenze.

Del resto ormai lo stretto legame fra Chianti e “wedding”, matrimoni sia di italiani che stranieri, è ormai un dato di fatto: una vera frontiera del business, con grandi potenzialità anche nel futuro.

Tanto che gli stessi Comuni chiantigiani si sono dati nuove regole per allargare le “maglie” delle possibilità di sposarsi con rito civile, aprendo anche a strutture private e nuove location.

In questo caso però si è rispettata la tradizione: prima l’unione in chiesa e poi… la festa. Martine è figlia di Daniela Fargion, imprenditrice, Cavaliere del Lavoro, che vive a Impruneta, dove ha aperto anche un outlet del lusso ai Bottai.

Lui è Niccolò Fini, della famiglia Fini, rinomata “casata” modenese, nome storico nell’industria alimentare del nostro Paese.

Fiori d’arancio da fiaba: un vestito da vera principessa per la sposa, elegantissimo ed emozionato lo sposo. Tanti gli invitati che si sono stretti attorno agli sposi, in un perfetto quadro di grande bellezza.

Antonio Taddei