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L’edizione 2015 della Granfondo del Gallo Nero ha lasciato un’eredità stupenda: oltre 700 partenti, una griglia variegatissima di nazionalità diverse, una sfida sportiva combattuta fino all’ultimo metro, le conviviali tavolate una volta scesi dal sellino dove le squadre e le lingue si sono mescolate.
Nel 2016 la gara (al via domenica 18 settembre, alle 9 dai giardini di Radda in Chianti) si rinnova senza perdere lo spirito con cui è nata 4 anni fa, rendendo omaggio, ancora una volta, alle colline su cui si snoda il suo percorso.
Un appuntamento che apre quest’anno la celebrazione dei 300 anni dalla promulgazione nel 1716 del bando del Granduca di Toscana Cosimo III, con cui per la prima volta nella storia del mondo furono delimitati i confini di una zona vitivinicola: una modernissima presa d’atto dell’eccezionale qualità di un vino e del suo territorio di produzione, ormai ben noti e dunque meritevoli di un riconoscimento legale.
Così è nato il territorio del Chianti Classico, i cui vini ancora oggi sono ritenuti dalla critica internazionale tra i migliori prodotti enologici del Belpaese.
Forse grazie a un riconoscimento così precoce, forse grazie alle cure dei chiantigiani, la tutela del territorio è stata efficace: oggi il Chianti è una terra sì di vigne, ma anche di fitti boschi e di prati sconfinati.
Proprio per la sua unicità e la sua bellezza, in primavera è stato teatro della 9° tappa del Giro d’Italia, che lo scorso 15 maggio ha portato i più grandi ciclisti di questo tempo nel territorio del Gallo Nero per un duello su due ruote, la gara individuale a cronometro Chianti Classico Stage.
A questo evento memorabile si lega il nuovo percorso della Granfondo del Gallo Nero, ricalcando nel primo tratto della gara il tragitto che, da Radda in Chianti a Castellina in Chianti, ha visto cimentarsi i corridori del Giro d’Italia in un’appassionante gara alla rincorsa della maglia rosa.
Il primo anello della Granfondo del Gallo Nero, comune al percorso lungo e al percorso medio, presenta sfide più ardue rispetto alla scorsa edizione: anche se la lunghezza è pressapoco la medesima – 83 km – i rilievi altimetrici svelano un dislivello complessivo di 1400 m con il passaggio sul valico di Monteluco.
Nel percorso lungo – 140 Km con un dislivello di 2500 m – rimane la tradizionale salita del Morellino con tratti che raggiungono una pendenza oltre il 15%.
Ai cicloamatori è dedicata quest’anno la Pedalata sulle orme del Gallo Nero, un percorso autogestito che si snoda tra i comuni di Radda in Chianti, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti proponendo tre soste in altrettanti luoghi storici della nostra denominazione.
Il Borgo di Fonterutoli, punto di incontro dei cavalieri protagonisti della leggenda medievale del Gallo Nero, il Castello di Brolio, dove per opera del Barone Bettino Ricasoli è nato il moderno Chianti Classico, Radda in Chianti, sede storica della fondazione del Consorzio nel 1924.
Emblema della Granfondo del Gallo Nero è come sempre la maglia: un’edizione limita, riservata ai primi 500 iscritti, che è stata disegnata dall’artista chiantigiano Francesco Bruni per celebrare il Trecentenario. A tutti gli iscritti è comunque garantita la maglia tecnica tradizionale della gara, realizzata da Sportful.
Tra le note distintive della manifestazione è da ricordare il ristoro offerto all’arrivo presso il Village allestito nei giardini di Radda in Chianti, un buffet di eccellenze gastronomiche a base di prodotti DOP e IGP italiani, accompagnato da vino Chianti Classico servito in calici di vetro.
Una novità dell’edizione 2016 è, invece, la Riffa del Gallo Nero che si svolgerà nel corso della premiazione presso il Village: un’estrazione a sorte di 100 premi tra tutti gli iscritti entro il 15 settembre che arricchisce il già cospicuo monte premi di quest’anno.