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Si va a perdita d’occhio, a 360 gradi.

C’è chi la chiama Torre dell’Acqua, chi invece Torre del Chianti. Stiamo parlando del vecchio acquedotto di San Casciano (che in realtà ha tutt’ora conservato la sua funzione) che ormai da anni, dopo un lungo restauro, rappresenta una superba terrazza affacciata sul territorio circostante.

Elemento di archeologia industriale attualizzato nella modernità.

Con l’ascensore estero si sale fino ai 33 metri della terrazza. E da qui la vista è letteralmente mozzafiato.

I tetti di San Casciano, gli alberi dei giardini di piazza della Repubblica e di viale Garibaldi, il Teatro Niccolini, il convento delle suore Clarisse.

E poi, a distanza, la valle della Pesa, la zona dell’Empolese, Firenze

Momenti indimenticabili furono gli aperitivi allestiti quassù, al tramonto. Oppure le degustazioni dell’associazione San Casciano Classico.

Ma è comunque bellissimo salire per ammirare la campagna da quasi 40 metri di altezza.

In questo periodo, viste le norme Covid, per avere le info su eventuali aperture e orari contattare il Museo “Giuliano Ghelli” di San Casciano, via Lucardesi 10 (0558256385, museo@comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it).

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