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Dagli scarabocchi alle macchie, passando per la creazione di video artistici. Il segno del maestro toscano Antonio Aiazzi di cui Palazzo Malaspina nel borgo medievale di San Donato in Poggio (Tavarnelle) ospiterà una personale da sabato 17 giugno (fino al 30 luglio) nasce dalla contaminazione tra arte e gioco, una formula e un legame indissolubile che comunica, diffonde, afferma l’identità dell’arte come veicolo di emozioni, di stati d’animo vitali e creativi.

Antonio AiazziArchitetto, pittore, grafico, Aiazzi inizia a coltivare la passione per l’arte negli anni ’70.

Il suo percorso prende avvio dalle forme degli “scarabocchi”, schizzi e linee in libertà, poi rielaborate e ritoccate, procede e approda alle macchie, immagini in negativo con le quali l’artista intende fissare un momento nel tempo.

Sono forme mobili, dinamiche alle quali il maestro affida il compito di rappresentare la varietà e la profondità dello stato d’animo attraverso il contatto diretto con un elemento, la luce, destinata a caratterizzarsi come filo conduttore nella poetica dell’artista.

MostraAiazzi

Un gioco di rimandi, specchi e punti di vista che mutano in base alla posizione dello spettatore, intento a cercare e ottenere un dialogo visivo con l’opera. Anche questo è un gioco dell’arte.

Le sale di Palazzo Malaspina accoglieranno l’evento espositivo “Artegioco” fino al 30 luglio con una quarantina di lavori in mostra, tra grafiche e architetture optical di cui alcune luminose.

La personale “Artegioco” è organizzata e promossa dall’Unione comunale del Chianti fiorentino e dalla Pro Loco di San Donato in Poggio. L’inaugurazione è prevista sabato 17 giugno alle ore 18.

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