Presso lo Showroom della Fonderia del Giudice, in piazza Matteotti 5 a Greve in Chianti, sono ripartite le esposizioni di artisti che collaborano con la Fonderia.

Fino al 28 maggio infatti, potete ammirare esposte le opere di uno dei più grandi scultori italiani dei nostri tempi.

In concomitanza con l’esposizione delle opere monumentali nelle piazze dei Comuni del Chianti Fiorentino, nello showroom della Fonderia sarà possibile ammirare le bellissime statue e tre quadri di grafica a colori del Maestro Sauro Cavallini.

“Vitality”: le sculture monumentali di Sauro Cavallini… invadono il Chianti fiorentino

Ne abbiamo parlato con Sarah Del Giudice e con il figlio di Sauro (e presidente del Centro Studi Sauro Cavallini), Teo Cavallini.

“I miei ricordi all’interno della Fonderia Del Giudice – inizia Teo Cavallini – sono dei ricordi che cominciano da quando ero bambino”.

“Mi ricordo bene – la mente corre al passato – le volte che vi ho accompagnato mio padre per parlare, organizzare e vedere delle sue opere che venivano fuse e diventavano delle statue di bronzo. Con Sarah ed i suoi genitori ci conosciamo da sempre”.

 

“Mio padre ha avuto rapporto di assoluta fiducia con tutti loro – prosegue – per questo anche come Centro Studi non abbiamo fatto altro che proseguire in questa relazione. La Fonderia infatti cura tutta la manutenzione delle opere in bronzo che sono nella casa museo, o in esterna per le esposizioni”.

“Quando abbiamo trovato l’accordo con la Regione Toscana ed i Comuni del Chianti Fiorentino – spiega ancora Teo –  è venuto spontanea, sia a me che a Sarah, l’idea di inaugurare lo stesso giorno le opere monumentali che trovate in piazza Matteotti ed in piazza Trento, e l’esposizione di opere più piccole e di tre grafiche all’interno dello showroom”.

“Lo spazio espositivo è perfetto per le opere – continua Teo – oltre alle statue di bronzo potrete trovare anche tre quadri di grandi dimensioni che sono di “grafica a colori” come li definiva mio padre. Quadri che ha fatto quando non riusciva più a creare sculture, ma che sono riusciti comunque a dare un significato profondo alla loro realizzazione”.

“Sauro Cavallini è uno dei più grandi scultori dei nostri tempi – interviene Sarah Del Giudice – le sue opere sono state esposte nei luoghi più importanti d’Italia e non solo. L’opera che è in piazza Matteotti ora, il Balletto Multiplo, è stata la prima opera contemporanea esposta in piazza del Duomo a Firenze. Il nostro rapporto prima con Sauro e poi con Teo, non è stato solo di lavoro e reciproco rispetto, ma possiamo dire di un’amicizia vera e sincera”.

“Ogni opera di Sauro Cavallini – tiene a dire Sarah – esprime al massimo il suo pensiero. Vi traspare la passione che metteva nella realizzazione: opere fatte tutte come voleva lui, senza paletti su significati, dimensioni e materiali da usare”.

“Il lavoro di suo figlio Teo e del Centro Studi – conclude – è un lavoro importantissimo. Rischiare di perdere un valore artistico come quello di Sauro Cavallini sarebbe un peccato mortale: invece, grazie all’impegno del Centro Studi, tutti i cittadini possono vedere le opere monumentali nelle piazze. E, per chi vuole, fino al 28 maggio la mostra all’interno del nostro Showroom”.

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