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Vi abbiamo raccontato, proprio su WeChianti, la storia di uno chef davvero particolare. Si chiama Patrick Botlero e, visto il suo enorme amore per un piatto tradizionale del nostro Paese, si è fatto “ri-battezzare” Risotto.

La sua storia, incredibile, di cittadino del mondo, lo ha fatto arrivare a Montefioralle.

E proprio qui, nel borgo-castello, il giramondo Patrick (stavolta lo raggiungiamo mentre è al lavoro in Scandinavia) ha trovato il suo luogo del cuore e dell’anima.

E proprio qui, a Montefioralle, Patrick ha girato il video che vedete qui. Un video che è un vero e proprio atto d’amore per il paese chiantigiano. Un video che, probabilmente, ci racconta una prossima svolta nella vita avventurosa di… Risotto.

Patrick ti abbiamo visto in un bel video che ti racconta a Montefioralle. Perché questo video?

“Per far vedere a tutti il mio posto del cuore in Italia. Io lavoro in Nord Europa, ma per me è solo un luogo di lavoro. La mia casa è Montefioralle. Volevo fare vedere alla gente, in Svezia e nel mondo, dove è il mio cuore. E dove vorrei tornare, per sempre, dal prossimo anno”.

Quale il tuo rapporto con il borgo chiantigiano dove hai deciso di vivere?

“Adesso sono a Goteborg, in Svezia, dove devo rimanere qualche mese perché sto lavorando sul mio libro di cucina. Si chiama “Den Stora Risottoresan” (“Il Grande Viaggio del Risotto”). Ma Greve e Montefioralle mi mancano tanto”.

Appunto, il 2019 potrebbe essere l’anno in cui vieni a cucinare proprio a Montefioralle. Puoi anticiparci qualcosa?

“Voglio cucinare a Montefioralle perché mi dà tanta sodisfazione. Perché credo nella filosofia del chilometro zero. Perché voglio usare ingredienti dell’orto, uova del Forese, pasta del Fabbri, formaggi del Podere Fornaci, il vino di Vittorio e la carne del cacciatore Leonado Ermini. Voglio cucinare piatti della zona, ricette della nonna, verdure di stagione. E’ questo… il mio sogno”.

Matteo Pucci

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