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E’ un Chianti davvero inusuale quello che si scopre visitando la comunità Hare Krishna di Sant’Andrea in Percussina (San Casciano), ormai integrata da quasi quarant’anni nel tessuto sociale sancascianese e chiantigiano. Molti li conoscono o ne hanno sentito parlare.

Quello che non tutti sanno è che al di là dell’enorme cancello d’entrata su via Scopeti, si trova una comunità non chiusa in se stessa e schiva verso il mondo esterno.

Ma, al contrario, aperta verso ogni tipo di credo e desiderosa di intessere rapporti duraturi con la comunità, anche con coloro che non seguono la loro filosofia di vita. Villa Vrindavana, costruita nel XVI secolo sullo stile delle ville medicee, ci appare in tutta la sua magnificenza.

Ad accoglierci Giorgia Bombieri, figlia di Mauro Bombieri, Parabhakti (presidente) della più grande comunità Hare Krishna in Italia, attivo soprattutto in convegni sul dialogo interreligioso.

Giorgia e Mauro Bombieri

“Vengo da Torino con mio marito e da tre anni vivo a San Casciano – ci racconta Giorgia – Sono attiva nella comunità con le mie lezioni di yoga, accoglienza dei volontari, gestione degli eventi e dei canali social”.

“Mio padre è un monaco – ci spiega – quindi ho respirato questa filosofia di vita fin da piccola. La filosofia, nata in India, è quella ispirata dai libri Veda, antichissima se si pensa che gli stessi libri sono scritti in lingua sanscrita e si basa sull’amore verso Dio e verso il prossimo attraverso una serie di rituali; come la recitazione dei Mantra, nel nome della meditazione e della devozione”.

“Una cinquantina di anni fa – sottolinea Giorgia – il nostro maestro Bhaktivedanta Swami Prabhupada, dall’India ha diffuso la coscienza di Krishna in Occidente, traducendo i testi sacri e fondando ISKCON (l’Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna). Presente oggi in moltissimi Paesi del mondo, èradicata soprattutto in Australia, Stati Uniti ed Inghilterra”.

Come apprendiamo da Giorgia, in questa comunità vivono i devoti che hanno scelto di vivere nel nome di Krishna. Ma chiunque sia curioso di trascorrere una giornata insieme a loro, se non addirittura qualche giorno, lo può fare tranquillamente godendo della semplice spiritualità del luogo o seguendo anche i rituali giornalieri, in un’area predisposta proprio per gli ospiti.

“Come fanno spesso i volontari, utilissimi alla comunità per il loro apporto in ogni attività, che arrivano da ogni parte del mondo – ci dice Giorgia- e che arrivano qui con il cuore aperto, liberi di fare una nuova esperienza perché non qui non c’è indrottinamento”.

Sicuramente hanno scoperto questo posto magico tanti sancascianesi che durante la settimana seguono le lezioni settimanali di Yoga (dell’amore e della devozione per Dio e per tutti gli esseri viventi nella vita) tenute da Giorgia, i seminari, i convegni e i riti spirituali, grazie ai quali ciascuno può trovare la sua via per stare meglio con il corpo, la mente e lo spirito.

“Negli ottanta ettari di proprietà della villa – ci consiglia Giorgia – è anche possibile fare bellissime passeggiate in mezzo a piante secolari. Anche perché proprio di qui passa la famosa Via Romea, che si congiunge alla Via Francigena”.

Nel weekend, oltre alla festa della domenica, aperta a tutti, è possibile mangiare cucina vegetariana presso il centro Govinda della villa, dove non manca mai il piatto tipico indiano, il Thali, insieme a piatti di cucina italiana. E per finire tanti dolci fatti con il latte delle mucche del luogo.

All’interno della struttura anche un museo di opere sacre, spesso mèta di scolaresche, dove un devoto, che fa da guida, spiega la storia delle scritture.

Insomma un luogo interessante dove ognuno può trovare, come ama dire Giorgia, quello che vuole. In un mondo dove tutti siamo chiamati a conoscere meglio ed accettare il nostro prossimo, può essere davvero una buona idea passare una giornata con gli Hare Krishna.

Silvia Luis

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