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Quattro aziende per quattro versanti del territorio di Gaiole in Chianti: in occasione della prima (riuscitissima) edizione di Terre di Gaiole, la degustazione dei vini prodotti dalle aziende dell’Associazione Viticoltori di Gaiole.

WeChianti ne ha anche approfittato per intervistare quattro vignaioli, riferibili ai quattro versanti gaiolesi, sulle indicazioni per l’annata 2018.

Queste le due domande per tutti.

A) A filari ancora caldi di vendemmia, quali prospettive possiamo azzardare sull’annata 2018?

B) Come vi rapportate al concetto di zonazione che sta arrivando anche in Italia, con due secoli di ritardo sulla Francia?

CASTELLO DI MELETO (EST) – Enologo Matteo Menicacci

A) “È proprio momento giusto di parlarne, abbiamo alcune vasche di uve che riposano ancora sulle bucce. La fase vegetativa primaverile è stata dura, ma poi c’è stata questa seconda estate inaspettata, che ha arricchito le uve di aromi. Soprattutto nelle nostre zone più alte, intorno a 500 m, contiamo di avere vini di eccellenza”.

B) “Da anni Viagna Poggioarso è il nostro cru, e ci dà grandi soddisfazioni. Sosteniamo la zonazione, augurandoci che faccia valorizzare una terra vocata al vino come poche altre”.

I SODI (SUD) – Presidente Andrea Casini

A) “Il meteo ci ha dato tanto lavoro quest’anno, perché dove siamo noi, nel versante sud rivolto a Siena, pioveva tutti i pomeriggi.
Ma da inizio settembre la situazione è girata, tanto che il 25 siamo passati a vendemmiare uve già mature al punto giusto. Prevediamo vini interessanti su tutte le nostre etichette”.

B) “Vigna Farsina è il nostro cru: ne facciamo circa 3000 bottiglie, e solo nelle annate migliori. Tecnicamente è un IGT, ma saremmo pronti a farlo rientrare nella denominazione se il percorso di zonazione partisse in maniera chiara e unitaria: al momento secondo noi è ancora troppo embrionale”.

“TERRE DI GAIOLE”: EDIZIONE 2018

LE MICCINE (NORD) – Enologo Sabrina Mastromonaco

A) “È stata un’annata inizialmente molto sudata. Per noi poi, che siamo anche biologici certificati da due anni, l’impegno è stato ancora maggiore. Poi questi ultimi due mesi fantastici ci hanno regalato chiari segnali di una annata positiva, che abbiamo potuto pregustare già nei 12 giorni di vendemmia”.

B) “La zonazione noi la facciamo senza dichiararla: per la nostra gran selezione attingiamo le uve a un’unica parcella dei nostri vigneti, ma senza farne menzione in etichetta”.

CASTELLO DI AMA (OVEST) – Responsabile Commerciale Italia Donatella Ferrucci

A) “Questo finale di stagione bellissimo ci ha fatto ritardare la vendemmia di 20 giorni, su tutte le nostre varietà, che sono molte. Alla fine si è raggiunta un’ottima qualità, supportata da adeguata quantità. Tanto che possiamo già affermare che anche quest’anno usciremo con le gran selezioni”.

B) “Da anni ci siamo dedicati a questa tipologia, riscontrando una buona richiesta dal mercato, che assorbe anche prezzi importanti. Avanti così”.

Leonardo Pasquinelli

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