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“Esportare il Locale – Eccellenze Locali in Mondo Globale”.

Sarà il “fil rouge” del primo appuntamento con il Chianti Economic Forum, organizzato dall’omonima associazione (info su www.chiantieconomicforum.org), fissato per il prossimo 11 ottobre presso le Cantine Antinori in Chianti Classico, al Bargino.

E che avrà, come tema appunto, l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese locali.

“Sarà un’occasione – dicono gli organizzatori – per monitorare lo stato di salute del sistema economico del Chianti Fiorentino e per discutere gli sviluppi futuri del suo settore manifatturiero nell’ottica di Industria 4.0“.

Quali sono le sfide che il sistema economico del Chianti fiorentino sosterrà nei prossimi anni? Quali scelte possono essere adottate dalle istituzioni pubbliche locali per rilanciare lo sviluppo economico di questo territorio?

Queste alcune delle domande che si è posto il Chianti Economic Forum, associazione senza scopo di lucro nata (da chiantigiani che lavorano in Europa) nell’agosto scorso, che si propone di facilitare il dialogo fra i vari attori economici del territorio: imprese, amministrazioni pubbliche, rappresentanze industriali e sindacali, università ed istituti per la ricerca economica e lo sviluppo locale.

L’idea è quella di creare “un appuntamento annuale per analizzare ed immaginare il futuro del sistema economico Chianti”, per assicurarsi che sia le imprese della zona che le amministrazioni locali abbiano gli strumenti per capire ed anticipare i cambiamenti legati alla transizione digitale, energetica e alla globalizzazione.

“Un modo indiretto quindi – rilanciano – per sostenere le eccellenze del comparto economico chiantigiano e assicurarsi che continui a rimanere un brand di cui andare fieri nel mondo”.

“Quello che si osserva in Italia ed in Europa però è un progressivo impoverimento delle zone rurali, un fenomeno che dobbiamo assolutamente evitare qui nel Chianti”, commenta Andrea Ciani presidente del Chianti Economic Forum e docente di economia presso l’Università di Firenze e quella di Düsseldorf, animatore dell’iniziativa insieme a David Rinaldi, ricercatore associato con “base” a Bruxelles.

“Il fatto che il Chianti sia oggi un territorio in salute – evidenzia Ciani – non ci assicura che lo sia per i prossimi decenni: dobbiamo essere preparati e capaci di innovare e lavorare insieme per sfruttare al meglio le opportunità che il mercato globale può offrire, evitando di rimanerne schiacchiati”.

Il convegno è patrocinato dall’Università degli Studi di Firenze e dal Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa, nonché dall’Unione Comunale del Chianti Fiorentino: hanno già aderito diverse realtà economiche del territorio tra cui ChantiBanca, Cantine Antinori in Chianti Classico, CoMETA, Lippert Components.

Secondo gli intenti del Forum proprio le imprese del territorio saranno le protagoniste dell’iniziativa: Il Gazzettino del Chianti e WeChianti saranno media partner dell’iniziativa.

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